MONS. GIACOMO MARTINO DIRETTORE DELL’UFFICIO NAZIONALE DEGLI ADDETTI ALLA NAVIGAZIONE MARITTIMA E AEROPORTUALE DELLA FONDAZIONE MIGRANTES  IN VISITA A GAETA DOMANI 20 MARZO

Il Rev. Mons. Giacomo Martino, direttore dell’Apostolato del Mare “Associazione Stella Maris” martedì prossimo 20 marzo, attorno alle ore 15, dopo l’avvenuta visita alla sede Stella Maris di Civitavecchia, giungerà a Gaeta per un incontro con Mons. Giuseppe Sparagna, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Gaeta.

Il 9 febbraio scorso Mons. Giacomo Martino è stato nominato Cappellano di Sua Santità dal Pontefice Benedetto XVI; la comunicazione è stata data dal Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, S. E. Mons. Mariano Crociata ricordando che Mons. Martino, sacerdote della diocesi di Genova, è stato ordinato presbitero nel 1987 e l’anno successivo è Cappellano di bordo, fino al 1994.
Nel 1998 con la riapertura della “Stella Maris” di Genova, voluta dall’Arcivescovo S.E. Cardinale Dionigi Tettamanzi, ne viene nominato direttore e responsabile.

Dal 2002 è Direttore dell’ufficio nazionale degli addetti alla navigazione marittima e aeroportuale della Fondazione Migrantes.

E’ utile ricordare che l’Opera dell’Apostolato del Mare si pone l’obiettivo di assicurare l’assistenza religiosa ai migranti, italiani e stranieri, promuovendo, nelle comunità cristiane, atteggiamenti e opere di fraterna accoglienza nei loro riguardi.

L’Apostolato del Mare stimola, inoltre, nella stessa comunità civile, la comprensione e la valorizzazione delle identità delle persone emarginate, in un clima di pacifica

convivenza rispettosa dei diritti della persona umana; è l’opera ufficiale della Chiesa Cattolica per il servizio pastorale della gente di mare.

Per far fronte a questa responsabilità, la Chiesa Universale lo ha posto nell’ambito del Pontificio Consiglio per le Migrazioni mentre quella italiana all’interno della Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale Italiana.

Già prima del 1900 esistevano diverse iniziative missionarie cattoliche per fornire assistenza spirituale, sociale e materiale agli equipaggi che facevano scalo nei porti di Londra, Bootle, Montreal, New York, New Orleans e Sydney.

Ma fu solo agli inizi degli anni venti che l’attività dell’Apostolato del Mare internazionale, così come la conosciamo oggi, venne ufficialmente approvata; lo slancio iniziale e come questo apostolato si sia andato formando, sottolinea in maniera preponderante il carattere volutamente internazionale.

Già in Francia, nel dicembre 1894, gli Agostiniani dell’Assunzione avevano fondato la “Società delle Opere del Mare”, per fornire assistenza medica, materiale, morale e religiosa ai marittimi francesi e di altre nazionalità, soprattutto a quelli che praticavano la pesca d’altura al largo dell’Islanda, sui banchi di Terranova, nelle Isole Faroe.

Più tardi, alla fine degli anni 1890, i membri della Società di San Vincenzo de Paoli iniziarono la visita regolare delle navi in numerosi porti della Gran Bretagna.

Fu nel porto di Glasgow che il Rev. Padre Egger, gesuita, fondò il primo ramo dell’Apostolato del Mare, sotto l’egida della Società dell’Apostolato della Preghiera. Nel corso dei primi otto anni di attività (1899 – 1907), furono ammessi a far parte dell’Apostolato del Mare oltre duecentomila marittimi, ma con la partenza di Padre Daniel Shields, SJ, uno degli animatori, il lavoro andò diminuendo per riprendere poi nuovo impulso al suo ritorno dal Sudafrica nel 1920; d’intesa con Arthur Gannon e Peter F.Anson, che continuarono a essere gli ispiratori di questo gruppo dedicato alle visite a bordo e animato da uno spirito internazionale, venne presentata alla Santa Sede una domanda di approvazione ufficiale delle Costituzioni del giovane movimento.

Questa fu presto accordata con una lettera datata 22 aprile 1922 del Cardinale Gasparri, Segretario di Stato, che trasmetteva l’approvazione e l’incoraggiamento del Santo Padre,“con la certezza che una così nobile impresa, abilmente secondata dallo zelo di anime sacerdotali, tanto secolari che regolari, si estenderà sempre più lungo le coste dei due emisferi …”.

Queste parole si rivelarono davvero profetiche poiché, in qualche anno, quello che era nato come un movimento di laici volontari molto zelanti, era diventato un’organizzazione mondiale finalizzata alla cura dei marittimi di tutto il mondo.

In occasione della sua visita a Gaeta Mons. Giacomo Martino sarà accompagnato da Mons. Giuseppe Sparagna per una breve visita alla Cappella d’Oro del Santuario della Santissima Annunziata e, quindi, al complesso della Montagna Spaccata.

Successivamente è prevista una sua visita al Comune e un incontro con l’Assessore Manfellotti; sempre a Gaeta è prevista una sua breve sosta al Porto Commerciale, con saluto ai dirigenti dell’Autority e quindi Mons. Martino proseguirà per Salerno ove il giorno successivo 21 marzo visiterà la sede della locale Stella Maris.

 


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.