Abbiamo intercettato il deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Mimmo Lucano fuori l’emiciclo parlamentare. In quel frangente, mentre la Lega chiedeva solidarietà per Salvini in aula, Lucano ci ha raccontato un fatto di strettissima attualità : “Chi arriva in Italia per chiedere asilo politico ai sensi della convenzione di Ginevra, viene condannato. Questo è anche il caso di una ragazza curdo-iraniana che dal 31 dicembre del 2023 è detenuta perché accusata di essere scafista. Il 18 di questo mese sarà al tribunale di Crotone, dove si terrà l’udienza, per esprimere totale solidarietà. So cosa vuol dire quando tutto attorno appare inutile”.

La storia di Lucano, proprio come quella di Maysoon Madjidi, dimostra come gli antipodi possono raccontare la stessa realtà. Come facce della stessa medaglia che non conosce vincitori, i processi a Mimmo Lucano e Matteo Salvini sono prospettive sull’immigrazione che percorrono lo stesso binario ma verso direzioni opposte.

“C’è un rovesciamento dei sensi e delle cose. Non si può pretendere di non essere giudicati quando si mette a rischio la vita di tante persone, quando non si rispettano i diritti umani per difendere i confini e le patria” racconta il deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Mimmo Lucano commentando il caso OpenArms. “Accostare l’immigrazione al terrorismo è pericoloso. Dalla mia esperienza posso dire che bisogna preoccuparsi di chi parte dall’Italia, non di chi arriva”. 


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