Per il candidato a Sindaco Salvatore Di Maggio, la crisi economica ha aumentato la forbice di povertà, anche a Gaeta ci sono troppe famiglie con problematiche economiche ed assistenziali che si stanno aggravando sempre di più, le politiche sociali dovranno essere rivoluzionate. Infatti non si puo’ più agire per spot o per interventi singoli, riguardanti un solo settore ma bisognerà agire tenendo la barra ferma su un solo obiettivo: quello dell’integrazione. Per integrazione intendiamo quindi non solo integrazione sociale, scolastica e sanitaria ma anche integrazione culturale. La coalizione di centro sinistra quindi metterà in atto un programma di politiche sociali concordato con l’ASL locale, con le scuole, con le associazioni, gli assessorati competenti, la Provincia di Latina e la Regione Lazio, “abbiamo quindi il dovere di elaborare un bilancio partecipato” continua Di Maggio.
Il comune avrà il compito delicato di monitorare i diversi progetti che varranno messi in piedi, meno convegni e più audizioni e consultazioni, bisogna partire dall’ascolto di chi ha bisogno. La politica deve tornare ad ascoltare i cittadini, deve riflettere ed essere poi in gradi di dare risposte concrete.
Dobbiamo sostenere le famiglie in difficoltà evitando i contributi a pioggia, ma creando progetti continuativi e costantemente monitorizzati “dichiara Ersilia Vitiello” di Sinistra Ecologia e Libertà, “penso agli anziani impossibilitati a muoversi dalle loro abitazioni, a chi vive con un disabile a carico, abbiamo il dovere di organizzare un’assistenza domiciliare che funzioni veramente, dando cosi respiro alle famiglie”.
Politiche sociali anche rivolte ai giovani e a chi perde il lavoro, con la creazione di cooperative sociali, capaci di dare risposte concrete in momenti di crisi economica ed occupazionale, realtà che sappiano guardare anche all’Europa, sfruttando i fondi europei. La valorizzazione dei consultori e delle tante professionalità che vi operano al loro interno. Politiche sociali rivolte anche alle minoranze che iniziano a farsi sentire nella nostra città, rivolte all’integrazione socioculturale.
La riapertura della Commissione Pari Opportunità, nella quale sostenere ed ascoltare le donne.
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