Si è tenuta ieri pomeriggio la seconda puntata del tentativo di non votare alle prossime amministrative di maggio. Ma fin dalle prime battute, anzi ancor prima di cominciare, è stato chiaro che il tentativo non aveva alcuna possibilità concreta di essere messo in pratica. Antonio Balzano invitato alla riunione aveva declinato l’invito confermando la sua volontà di presentarsi con una sua progettualità politica autonoma. E’ andato in scena  quindi il piano B, ovvero il tentativo di mettere insieme tutti i candidati sindaci, presunti o reali, per costituire il cosi detto ‘governo unitario di salute pubblica’. Davanti ad una sala del Ristorante ‘Angelino’ gremita,  è cominciata la serie d’interventi, preceduti da un’ampia ed esauriente introduzione di Vincenzo Ambrosino, uno dei leader del ‘partito del commissario’  o del non voto. Oltre a Balzano, tra i possibili candidati invitati, erano assenti Assunta Scarpati e Franco De Luca. La prima, impegnata in exploit teatrali fuori dell’isola, ha fatto sapere con una e-mail all’assemblea di essere disponibile a non presentare la lista se questa fosse stata la decisione generale. A turno e in più riprese sono intervenuti Vigorelli, Ferraiuolo, Abbenante, Marcone, Vitiello e Botto. Non in lizza per la poltrona di primo cittadino, gli ultimi due nei loro interventi hanno assicurato collaborazione per ampie convergenze.

Ferraiuolo si è detto disponibile  a rappresentare  un eventuale punto di sintesi in caso che non si trovi una convergenza su una candidatura ampiamente condivisa. Abbenante e Marcone, con accenti diversi, hanno dichiarato anch’essi la loro predisposizione a una fattiva collaborazione. La pietra nello stagno,  l’ha gettata la star della serata : Piero Vigorelli, che nel suo intervento ha ribadito che nella lista (sottintendendo da lui capeggiata) non ci dovranno essere persone in qualche modo coinvolte nelle precedenti amministrazioni.

Esplicito il riferimento a Carlo Marcone, che ha proclamato la sua innocenza. A questo punto è stato chiaro che l’assemblea pubblica non poteva andare oltre. La soluzione dovrà essere trovata in un ‘conclave’ ristretto e non pubblico.

La questione dei ‘precedenti’ di Carlo Marcone, non è certo nuova ed è sul tavolo da quando sono cominciate le varie assemblee e riunioni. Non è pensabile che sia spuntata all’improvviso, piuttosto è sembrato un ottimo motivo per interrompere la discussione pubblica e spostarla nelle segrete stanze delle trattative.

Trattative. Parolina magica.

C’è chi è pronto a giurare che per un Carlo Marcone che rinunci a candidarsi sia già pronto un importante incarico esterno (assessore o altro?). La rinuncia di Marcone, con la confluenza dei suoi non pochi supporter nelle file di Vigorelli – che a questo punto diventerebbe il candidato più probabile – avrebbe l’effetto di rendere facile e ‘immacolata’ la corsa di questi, con Balzano unico avversario.

Un’ipotesi di questo tipo sarebbe un bene o un male per il futuro dell’isola?

Portofranco


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