BRUXELLES – Situazione dei mercati agricoli e bilancio della PAC (Politica Agricola Comune). Sono questi i principali temi discussi oggi durante il Consiglio Agricoltura e Pesca dell’UE fra i ministri dei 27 Stati membri. Ma non solo: come riferito dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante l’incontro si è parlato anche di “sovranità alimentare europea e della necessitò di garantire una PAC incentivante e non eccessivamente condizionante”.

“Le proteste di inizio anno hanno reso evidente che l’attuale modello necessita di aggiustamenti importanti, alcuni dei quali sono stati apportati mediante la modifica ai regolamenti di base. Tuttavia, ritengo assolutamente necessario procedere al processo di semplificazione, in modo che gli agricoltori possano concentrarsi più sul lavoro e meno sulla burocrazia, alleggerendo al contempo le amministrazioni nazionali”, ha detto il ministro durante un punto stampa con i corrispondenti a Bruxelles.

“A febbraio 2024, la presentazione della prima relazione annuale sull’efficacia dell’attuazione non ha evidenziato particolari problemi, ma ci preoccupa quella da presentare entro febbraio 2025. La relazione, notevolmente complessa e articolata, rappresenterà una sfida per l’attuazione del piano strategico. C’è una grande mole di dati da trattare e bisogna riuscire a farlo con delle previsioni adeguate alle tempistiche e alla situazione generale. Ritengo che ci sia una procedura troppo farraginosa in essere”.

Cambiamento climatico, Lollobrigida: Serve un piano come il Pnrr per la manutenzione del territorio

Nel corso del Consiglio, i ministri hanno anche discusso degli effetti del cambiamento climatico, delle catastrofi naturali che colpiscono tanto l’Italia quanto l’Est Europa – e dei possibili interventi sul territorio per cercare di arginare il problema.

“Affianco alla PAC, c’è bisogno di un piano strategico, simile al PNRR, dedicato alle infrastrutture, alla modernizzazione del sistema idrico, di captazione delle acque, sulle vicende degli incendi boschivi, sulle vicende alluvionali, dove gli effetti collaterali sono inferiori se c’è manutenzione del territorio“. ha detto Lollobrigida, senza poi mancare di fare riferimento all’attuale situazione in Emilia Romagna

“Non è il momento della polemica, ma della solidarietà con le popolazioni colpite. L’ultima cosa che mi sentirete fare in conferenza stampa è polemica con chiunque, specie fuori dai nostri confini, dove d’Italia si parla sempre e solo bene. All’interno del nostro ambito territoriale avremo modo, noi per quanto riguarda la politica, ma soprattutto per gli altri organismi competenti, di verificare se esistono delle responsabilità”.

Nutri-Score, Lollobrigida: “Anche Repubblica Ceca contraria”

Il ministro Lollobrigida ha incontrato in bilaterale i ministri di Repubblica Ceca, Germania e Polonia. Con il ministro ceco, Marek Vyborny, ha discusso prevalentemente di “etichettatura”. “Anche la Repubblica Ceca ha espresso la sua contrarietà a etichette condizionanti come il Nutri-Score“. Servono “etichette informative e trasparenti. Su questo lavoreremo per proposte condivise, ampie. Sono tante le nazioni che auspicano ci sia questo tipo di approccio”, ha riferito Lollobrigida.

Blue tongue, Italia e Germania lavorano su un piano vaccini

Nel corso del bilaterale con il tedesco Cem Özdemir, si è invece discusso di lingua blu e peste suina. “Siamo soddisfatti del fatto che il 20 settembre l’Italia ha ottenuto un grande risultato, ossia l’eradicazione definitiva e la fine di ogni restrizione dopo trent’anni nella Regione Sardegna di un fenomeno che l’aveva colpita, ossia quello della peste suina africana, contraendo le possibilità di utilizzo delle carni, ma soprattutto dell’export”, ha detto il ministro Lollobrigida.

I ministri hanno poi “ragionato su un piano che, in sede tecnica, verrà discusso in termini bilaterali da Italia e Germania per presentare un documento comune in una delle prossime riunioni dell’Agrifish che guardi a un piano vaccinale che contenga la Blue tongue, cercando di proteggere gli allevamenti”.

“A nostro avviso bisogna lavorare molto di più sulla biosicurezza degli impianti piuttosto che sulla regionalizzazione del fenomeno quando si parla di export, per dare anche la possibilità agli allevatori virtuosi – cioè quelli che investono in biosicurezza – di avere un valore del loro investimento che li mette al riparo da eventuali casi non dovuti alla loro imperizia, invece causati da chi non ha investito in quest’ottica”, ha aggiunto.

Con il ministro polacco, Czeslaw SiekierskiLollobrigida ha invece discusso di visione strategica per l’agricoltura e di sviluppo del sistema agricolo

Agricoltura, “Commissione UE accoglie il nostro ricorso sul riso del Pakistan”

Infine, il ministro ha annunciato che la Commissione europea ha accolto la richiesta italiana di opporsi all’istanza presentata dal Pakistan per “registrare in Europa il riso basmati come Indicazione Geografica Protetta“. Una notizia che il ministro ha definito “buona per la nostra nazione e per i nostri produttori”.

Il governo “è in prima linea per proteggere la risicoltura italiana e il reddito delle nostre imprese. Ora procederemo ad avviare le consultazioni previste dalle norme comunitarie per cercare soluzioni condivise. Non permetteremo di danneggiare le nostre produzioni che rappresentano le nostre tradizioni e la nostra identità”, ha concluso.


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