BRUXELLES – Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha accolto la richiesta di sospensione del decreto legge, firmato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che considerava sostanza psicotropa e stupefacente l’olio CBD, derivato dalla cannabis. Il ricorso, che verrà discusso nel merito il prossimo 16 dicembre, era stato presentato dall’ICI (Imprenditori della canapa Italia).

– (Com.) “Questo è un grande passo per tutti, non solo per chi la produce: la gente non deve temere questa pianta, ma conoscere i grandi vantaggi per salute (artrosi, cefalee, insonnia, ansia), per la produzione cosmetica, tessile e edilizia sostenibile, e per l’ambiente, vista la bassa esigenza di acqua e la capacità della pianta di catturare CO2 ed inquinanti”. Così l’eurodeputata dei Verdi Cristina Guarda, in una nota stampa.

“A luglio avevo interrogato la Commissione Europea proprio su questo decreto del Ministro della Salute, ritenendolo incompatibile con il diritto europeo. L’ho fatto da politica e agricoltrice che conosce questo settore, ma anche come malata cronica: il CBD estratto dalla canapa infatti mi sta salvando la vita, consentendomi di gestire il dolore della mia grave emicrania cronica con più risultati rispetto a ogni farmaco provato”.

“Accolgo questa ordinanza con fiducia, sperando che questa decisione apra gli occhi sull’operato di questo governo. Il governo Meloni ha fatto della canapa una questione prettamente ideologica, facendo così gli interessi non dei cittadini, ma di forti settori come quello farmaceutico, che dalla limitazione della vendita di CBD solo come farmaco ne trae enormi vantaggi o addirittura come quello del mercato illegale, che ne approfitta della demonizzazione falsa della Canapa fatta da politici ignoranti”, conclude Guarda.


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