STRASBURGO – È sotto gli occhi di tutti, impossibile far finta di niente. Il radicalismo islamico assume aspetti sempre più inquietanti e a pagarne il prezzo sono le donne, i loro diritti, la loro libertà.
“Si fa troppo poco, dall’UE deve partire forte il grido del cambiamento. Mi rendo conto personalmente di quanto si stia intraprendendo una via sempre più radicalizzata perchè nella mia città girano donne e bambine integralmente coperte. Dare la patente di persona sottomessa al giorno d’oggi è intollerabile e non bisogna trascurare ciò che accade nelle famiglie, spesso infatti l’allarme arriva dalle ragazze che scappano dai matrimoni forzati” racconta Anna Maria Cisint anticipando l’intervento che porterà questa sera in aula proprio in occasione della seduta sul deterioramento della situazione delle donne in Afghanistan a causa della recente adozione della legge sulla “Promozione della virtù e la prevenzione del vizio”.
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