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Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, evidenzia la posizione e le preoccupazioni dell’Italia all’interno della NATO, con particolare attenzione al fianco Sud. Crosetto ha sottolineato l’urgenza di una maggiore attenzione verso le problematiche dell’Africa e del Mediterraneo, mettendo in luce la crescente influenza russa e cinese nella regione. Ha lamentato il mancato raggiungimento dell’obiettivo di spesa del 2% del PIL per la difesa entro il 2028, ma ha assicurato l’impegno italiano in modo “sostenibile”.

Un punto cruciale del suo intervento è stato la nomina di Javier Colomina come rappresentante speciale NATO per il Sud, una posizione strategica per affrontare le sfide nel Mediterraneo e in Africa. Crosetto ha espresso disappunto per la scelta di un rappresentante già impegnato in altri ruoli significativi, ritenendo che ciò ne riduca l’efficacia. Il ministro ha suggerito che l’Italia avrebbe potuto svolgere meglio questo ruolo, grazie alla sua esperienza e conoscenza della regione.

Crosetto ha anche discusso la situazione in Libano, sottolineando l’importanza della missione UNIFIL e la necessità di rafforzare l’esercito libanese per garantire stabilità, nonostante le difficoltà e le frequenti tensioni locali. Ha ribadito l’impegno italiano per la stabilità della regione, nonostante i rischi crescenti per le truppe italiane in missione.

In sintesi, l’intervento di Crosetto ha posto l’accento su una strategia di sicurezza “a 360 gradi” della NATO, che tenga conto delle emergenti minacce nel fianco Sud, e sull’importanza di un maggiore riconoscimento dell’impegno italiano in queste aree critiche.


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