LIBANO – La conferma arriva da fonti libanesi: caccia israeliani hanno attaccato il quartiere Da’aheh a Beirut, una delle roccaforti di Hezbollah. Il raid si è concentrato nell’area di Harat Harik, dove è stato colpita la sede del Consiglio della Shura di Hezbollah.
Media vicini all’organizzazione libanese guidata da Hassan Nasrallah confermano l’uccisione di Fouad Shukr, considerato il numero 2 di Hezbollah, di cui era membro da trent’anni.
Secondo fonti non ufficiali, Shukr era un caro amico di Imad Mughniyeh, capo di stato maggiore di Hezbollah, che è stato ucciso in Siria nel 2008.
Shukr prese anche parte al bombardamento del novembre 1983 della base americana a Beirut, in cui furono uccisi 241 americani.
Sulla sua testa pendeva una taglia di 5 milioni di dollari.
I morti nel crollo dei due edifici colpiti sarebbero al momento una decina.
Colonne di fumo si sono levate dalla città libanese.
Nell’attacco sarebbe rimasto danneggiato anche il vicino ospedale “Bahman”
E cresce la preoccupazione per i 1.200 militari italiani impegnati nel sud del Libano nell’ambito della missione di pace Unifil.
Il Comando operativo di vertice interforze ha stilato un piano di evacuazione che, in caso di necessità, consentirà l’esfiltrazione del contingente in 48 ore.
Intento,i miliziani sciiti del partito di Dio si sono assunti la responsabilità di un nuovo attacco in territorio israeliano:, lanciando dozzine di razzi Katyusha verso il nord di Israele.
In uno degli attacchi, al Kibbutz HaGoshrim, è stato ucciso Nir Popko, giovane di 28 anni.
Secondo fonti vicino alle Laf, le forze armate libanesi, l’escalation è “probabile”.
AGGIORNAMENTO: fonti Hezbollah dichiarano che l’attacco al numero 2 sarebbe fallito.
Si attendono conferme da canali ufficiali.


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