(AGENPARL) – Roma,  2  ott  –  “Uno degli aspetti dell’odierno sistema economico è lo sfruttamento dello squilibrio internazionale nei costi del lavoro, che fa leva su miliardi di persone che vivono con meno di due dollari al giorno”. A denunciarlo è stato Papa Francesco, che ricevendo in udienza i partecipanti alla plenaria del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace ha esortato a “vincere le cause strutturali delle diseguaglianze e della povertà”. “Un tale squilibrio – ha ammonito – non solo non rispetta la dignità di coloro che alimentano la manodopera a basso prezzo, ma distrugge fonti di lavoro in quelle regioni in cui esso è maggiormente tutelato”. Di qui la necessità di “creare meccanismi di tutela dei diritti del lavoro, nonché dell’ambiente, in presenza di una crescente ideologia consumistica, che non mostra responsabilità nei confronti delle città e del creato”. “La crescita delle diseguaglianze e delle povertà – ha detto il Papa – mettono a rischio la democrazia inclusiva e partecipativa, la quale presuppone sempre un’economia e un mercato che non escludono e che siano equi”.


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