Ponza, 25/06/2012

Ci giunge in Redazione il comunicato che segue:

“Non sono Superman e non posso risolvere in una quarantina di giorni tutto il disastroso passato di Ponza. Posso solo trovare soluzioni che consentano a tutti di lavorare in pace e all’Amministrazione di non finire in gattabuia”. Lo dichiara a Ponzanotizie Piero Vigorelli, sindaco di Ponza, in risposta ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale.

“Se si parte da questa premessa, si lavora insieme per il bene dell’isola. Se invece si vuole agire come nel passato, infischiandosi delle leggi e pretendendo che il Comune ci metta una pezza, non ci sarà il mio consenso. I noleggiatori di Le Forna hanno ragione quando chiedono di poter lavorare. Aggiungono, saggiamente, di poter lavorare nella legalità. Ora, si da il caso che la loro concessione stagionale sia scaduta il 30 settembre del 2011 e che non ho alcuna intenzione di rinnovarla in quella forma perché era ed è fuorilegge. E loro sono i primi a saperlo. Ho chiesto ai noleggiatori di darmi il tempo di trovare una soluzione corretta, perché occupavano uno specchio d’acqua in una zona portuale e dove qualche scriteriato aveva ammesso anche la balneazione, con boe segnaletiche a 25 metri dall’arenile mentre la legge dice che, se c’è balneazione, le eliche devono essere distanti almeno cento metri per ogni lato. I noleggiatori di Le Forna hanno atteso qualche giorno e poi hanno messo le loro imbarcazioni in mare, pur non avendo alcuna autorizzazione a farlo. Così si faceva a Ponza nel passato, con spirito predatorio. A un abuso di Tizio, seguiva l’abuso di Caio che non voleva essere da meno. E si sa com’è finita, con le inchieste della magistratura. Io sono stato eletto perché questo e altro passato non ritorni. I noleggiatori affermano che a Le Forna l’economia è morente e accusano l’Amministrazione di privilegiare Ponza Porto. La prima affermazione è verissima, la seconda è falsissima. In ogni caso il loro assunto si infrange perché mi hanno chiesto, come alternativa a Le Forna, di ottenere una concessione al noleggio a Giancoos che, guarda caso, è un’area a Ponza Porto. E’ questo il modo di difendere l’economia morente di Le Forna? I fornesi conoscono questa singolare idea dei noleggiatori? Tralascio che le norme del Pai (Piano di assetto idrogeologico) impediscono, se non a proprio rischio e pericolo, di arrivare via terra allo specchio d’acqua oggetto della vecchia e illegittima autorizzazione. Ricordo solo che il Pai è stato varato due anni fa e che il Comune non aveva fatto nulla per contrastare o mitigare quelle scelte che sono quindi state varate sulla testa degli ignari Ponzesi. Questa Amministrazione invece lo ha già cominciato a fare. La prima riunione ufficiale tra il Comune e l’Autorità di Bacino c’è stata domenica 3 giugno di quest’anno a Ponza, cui è seguita una seconda a Roma. E domani, martedì 26 giugno, incontrerò a Roma il commissario regionale che ha a disposizione 5,7 milioni di euro per le opere pubbliche tese a scongiurare i rischi idrogeologici. Tralascio ancora che in quello specchio d’acqua erano stati collocati dei “corpi morti” illegalmente e che la Capitaneria ora li ha rimossi”.

“Tralascio infine – conclude Vigorelli – che sulla spiaggia di Cala Feola, dove insistevano i noleggiatori di Le Forna, per appena 43 metri di spiaggia esistono ben quattro pretendenti a chiedere al Comune di poter affittare ombrelloni e sdraio, con un corredo di lotte tra parenti stretti per conquistare dieci metri di arenile ciascuno. Ed allora, si vuole continuare con il vecchio andazzo o si vuole cercare una soluzioni nuova e legittima? La prima ipotesi non mi interessa. Sto lavorando per la seconda, d’intesa con le Autorità portuali, la Regione Lazio, l’avvocato demanialista del Comune, l’avvocato demanialista dei noleggiatori e il SIB (Sindacato Italiano Balneari) che è il loro sindacato e che mi ha espresso piena fiducia. I noleggiatori di Le Forna hanno fretta? Anch’io. Ma voglio una soluzione all’insegna della legalità, che sia valida per questa stagione e per quelle future. Non mi si chieda di fare Superman o l’Azzeccagarbugli”.

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