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“Non c’è energia sufficiente per le imprese a Vietri sul Mare”. Non è una metafora per sottolineare ancora una volta la crisi che stanno attraversando tutti i settori, quella utilizzata dal maestro ceramista Lucio Ronca, vice presidente nazionale dell’Unione artistico tradizionale della Cna, ma piuttosto è un realistico grido d’allarme su quanto sta accadendo in questi giorni nella cittadina alle porte della costiera amalfitana. Da giorni ormai continui e improvvisi black out interrompono le attività di cittadini ed imprese con gravi danni agli impianti, alle attrezzature e ai processi produttivi. “So che anche il presidente degli industriali di Salerno, Mauro Maccauro,  ha lamentato un analogo disagio per le aree industriali della valle dell’Irno e dell’Agro nocerino sarnese, ma anche la zona di Vietri sul Mare con il suo ricco tessuto produttivo  viene messa a repentaglio da problema che si sta registrando all’erogazione dell’energia elettrica” . Come denuncia Ronca, ai danni diretti ed indiretti causati dai salti di corrente,   a Vietri sul Mare si registra anche con un’altra difficoltà. “Se un’ impresa nuova vuole sottoscrivere un contratto con l’Enel per la fornitura di energia elettrica – ha aggiunto Ronca- riscontra grossi ostacoli da parte del gestore ad erogare potenze oltre i 3 kw “.  Sono diversi gli artigiani e i piccoli imprenditori che vogliono attivare una nuova attività a Vietri sul Mare che hanno dovuto aprire un contenzioso con l’Enel contro questi limiti  sulla potenza dei contratti . “ Significa la morte o l’impossibilità di nascita per una nuova attività, per un’impresa ne servono almeno 20 di kw- ha aggiunto il presidente Ronca che ipotizza la nascita di una cabina elettrica ulteriore- così non si può andare avanti, siamo in ginocchio, chi pagherà i danni causati dagli ammanchi e dagli abbassamenti di tensione?”.


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