(AGENPARL) – Roma, 1 ott –  “Gli allevatori umbri sono molto preoccupati per la rapida diffusione della blue tongue, o lingua blu. La Regione deve accelerare il passo e rendere noti i tempi di vaccinazione. Ad oggi, il principale strumento in grado di limitare la circolazione virale è il vaccino nella nuova formulazione di ceppo virale inattivato, con caratteristiche di efficacia ed innocuità che lo distinguono dal precedente presidio immunizzante”. Lo ha dichiarato Filippo Gallinella, deputato del M5S nella Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.  Nella provincia di Terni, secondo quanto reso noto dall’Asl Umbria 2, sono già 59 i focolai attivi, tutti riguardanti ovini. Ora è allerta anche nell’area del Trasimeno, dopo la segnalazione della Usl 1 della malattia ai danni di ovini in una zona di Passignano. “La diffusione della febbre catarrale sta creando un doppio problema – spiega Gallinella – Il primo, diretto, agli allevatori di ovini che molto probabilmente dovranno abbattere i capi infetti con ricadute negative sulla loro produzione. Il secondo, indiretto, agli allevatori di bovini. I bovini sono portatori sani della ‘blue tongue’, non corrono alcun pericolo virale e non ci sono conseguenze sulle carni ma, per limitare il contagio tra ovini, non possono essere movimentati. Ciò crea un danno agli allevatori di bovini che fanno vendita diretta. Già ci sono casi di calo degli ordinativi. Sale la paura tra i consumatori. Paura non motivata. La carne bovina è buona e si può mangiare senza pericolo. Se in futuro l’attivazione dei fondi di mutualizzazione, grazie al PSRN, garantirà risorse per affrontare le epizoozie, ora Palazzo Donini deve convocare subito le altre regioni. Serve un’azione coordinata e rapida, non si può più procedere in ordine sparso”.

 


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