P038450

Oggi la Commissione europea ha pubblicato il suo rapporto annuale sullo Stato di Diritto, che analizza la situazione in ogni Stato membro ed evidenzia eventuali gravi problemi nei Paesi Ue. Inoltre, il documento include una serie di raccomandazioni che, pur non vincolanti, richiamano l’attenzione dei media su possibili criticità rilevanti.

Per quanto concerne l’Italia, sebbene siano stati apprezzati i progressi fatti nella riforma della Giustizia, soprattutto per quanti riguarda il miglioramento della sua efficacia, l’assunzione di nuovo personale, la riduzione della durata dei processi e dell’arretrato di cause pendenti, e la digitalizzazione in corso di tutto il sistema, sono stati individuati alcuni elementi negativi.

Fra le criticità:

  • certe riforme o progetti di riforma in cui emergono il reato d’ufficio
  • la revisione dei limiti della prescrizione dei reati
  • lo stallo della riforma del regime della diffamazione
  • il regime di finanziamento dei partiti politici attraverso le fondazioni
  • la mancanza di una regolamentazione dedicata per le lobby e le regole carenti sui conflitti d’interesse.

La Commissione menziona anche le critiche che sono state fatte all’Italia su:

  • la riforma costituzionale del premierato
  • l’uso della legislazione o decretazione d’urgenza
  • la mancanza di una istituzione nazionale per i diritti umani
  • problemi riguardanti lo “spazio civico”, con episodi di violenze contro i manifestanti
  • gli attacchi alle Ong per le loro attività umanitarie

“È attualmente in atto una riforma globale del sistema giudiziario e il governo ha adottato la legislazione di attuazione necessaria affinché abbia piena efficacia”, si legge nel rapporto.


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.