Bruxelles – La Commissione Europea ha proposto di prorogare le attuali norme sui requisiti di liquidità per specifiche operazioni finanziarie nel settore bancario dell’UE. L’obiettivo è garantire che le banche europee possano competere su un piano di parità con gli istituti internazionali, preservando al contempo la stabilità e la liquidità dei mercati finanziari dell’Unione.

Se adottata, la misura potrebbe avere un impatto positivo su cittadini e imprese, assicurando un sistema finanziario più competitivo ed efficiente.

Perché la Commissione vuole prorogare le attuali regole?

Attualmente, il Regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) prevede un trattamento agevolato per alcune operazioni di finanziamento tramite titoli a breve termine, permettendo loro di beneficiare di requisiti di liquidità inferiori rispetto a quelli imposti dalle norme internazionali di Basilea III.

Tuttavia, questa deroga scadrà il 28 giugno 2025, e in assenza di un intervento normativo, entrerebbero in vigore requisiti più stringenti, che potrebbero penalizzare la capacità delle banche europee di fornire liquidità ai mercati finanziari, soprattutto per quanto riguarda i titoli di Stato.

La proposta della Commissione punta a mantenere il trattamento attuale, evitando un impatto negativo sulla competitività del sistema bancario europeo.

Quali sono gli effetti della modifica al coefficiente di finanziamento stabile (NSFR)?

Le modifiche proposte dalla Commissione riguardano il coefficiente netto di finanziamento stabile (NSFR), un parametro introdotto con Basilea III per garantire che le banche dispongano di fonti di finanziamento affidabili a lungo termine.

Se approvata, la proroga avrà i seguenti effetti:

  • Maggiore liquidità nei mercati dell’UE, inclusi i titoli di Stato e le obbligazioni NextGenerationEU.
  • Riduzione dei costi di emissione per gli Stati membri e per l’UE stessa nel collocamento di obbligazioni.
  • Miglioramento della competitività delle banche europee, permettendo loro di operare in condizioni simili a quelle dei competitor internazionali.

Questa iniziativa è in linea con la strategia dell’UE per rafforzare l’Unione dei risparmi e degli investimenti, facilitando l’accesso al credito e sostenendo la crescita economica.

Iter legislativo: tempi stretti per il via libera

La proposta dovrà ora essere esaminata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE. Vista la scadenza imminente del trattamento transitorio, la Commissione ha esortato i legislatori a procedere con un’approvazione rapida, evitando che l’entrata in vigore di regole più rigide possa destabilizzare il mercato finanziario.

Il dibattito sarà centrale nei prossimi mesi, con un confronto tra chi sostiene la necessità di proteggere la competitività delle banche europee e chi teme che requisiti di liquidità più flessibili possano aumentare il rischio sistemico.

L’esito del processo legislativo sarà decisivo per il futuro del settore bancario e per la capacità dell’Unione di mantenere la propria competitività nei mercati globali.

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