(AGENPARL) – Roma, 02 ott – “Il Governo continua a gettare solo fumo negli occhi e l’ipotesi di anticipare il Tfr in busta paga ne è l’ennesima conferma”.

Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Stefano Conti, aggiungendo che “non si tratta di un ‘regalo’ ai lavoratori, bensì di soldi che con il loro impegno hanno accumulato negli anni di servizio e che rappresentano una risorsa importante, soprattutto al termine della loro vita lavorativa, per non rischiare ulteriori indebitamenti a causa dell’esiguità delle pensioni. Inoltre, prima di fare certi annunci sarebbe giusto chiarire anche come si pensa di tassare il Tfr in busta paga, perché il rischio è quello di far pagare a chi lavora più di quanto oggi già non si faccia. Senza contare poi il danno per le imprese, in un periodo così drammatico come quello che stiamo vivendo”.

“Inoltre – conclude -, con una precarietà sempre più in crescita, il Tfr ha assunto anche il ruolo di ‘paracadute’ nel momento in cui si perde il lavoro: basta pensare ai tanti esodati che si sono ritrovati in un limbo a causa della riforma dell’età pensionabile e che, grazie a quanto maturato con il Tfr, hanno potuto, almeno per un periodo, tirare un sospiro di sollievo”.

 


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