(AGENPARL) – Roma, 02 ott – “Da tempo stiamo ribadendo a gran voce che il Sud si trova in una situazione ormai drammatica e ogni statistica conferma questa verità. Eppure, il Governo continua a non prestare attenzione, a non ascoltare le proposte dei sindacati, a non mettere atto interventi che portino ad un vero rilancio del Mezzogiorno”.

Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Giovanni Condorelli, aggiungendo che “se non si metterà in atto un programma serio di sviluppo, il gap che divide il Sud dal resto del Paese non verrà mai colmato e a farne le spese saranno sempre i soliti noti ovvero lavoratori, pensionati, famiglie e soprattutto i giovani che, senza un’inversione di rotta, continueranno ad emigrare e nella peggiore delle ipotesi rischieranno di cadere nelle mani della malavita organizzata”.

“Per rispondere ad un malessere che al Meridione continua a crescere pericolosamente – conclude – è necessario intervenire subito riaprendo ad esempio la discussione sulla fiscalità di vantaggio per le aree svantaggiate, misura che adottò l’Irlanda qualche anno fa a favore delle nuove imprese che investivano sul territorio e garantendogli l’esenzione delle tasse per 10 anni. Senza dimenticare che bisogna mettere in campo politiche attive per il lavoro e potenziare nel miglior modo possibile le infrastrutture, a partire ad esempio dal riprendere la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, ma anche su un miglioramento del trasporto ferroviario: è assurdo infatti pensare che ora ad esempio sia possibile viaggiare da Milano a Roma in circa due ore e mezza, mentre per andare da Palermo a Catania si impiegano 5 ore”.

“Se non si interverrà al più presto – conclude -, il Meridione difficilmente riuscirà a rialzarsi e a farne le spese sarà tutto il nostro Paese”.


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