(AGENPARL) – Roma, 01 ott – E’ un decreto discriminatorio quello presentato dal Ministro Lupi che affossa Malpensa sarebbe come un nuovo dehubbing. Alitalia, che già è in posizione dominante a Linate, detenendo l’80% degli slot (finestre di decollo e atterraggio) potrà cosi decidere di collegare gli scali più redditizi scegliendo tra capitali europee e città  europee non capitali mentre le altre compagnie non potranno far altro che mantenere i loro attuali collegamenti con le capitali del vecchio continente.  Il provvedimento e’ ad esclusivo favore non di Linate ma di Alitalia-Ethiad mentre per la Sea già in grave difficoltà per la multa europea, il calo del traffico complessivo e con un indebitamento netto di 487,7 milioni di euro dovrà sostenere anche i costi di un consistente trasferimento organizzativo. lo scalo della brughiera è già sottoutilizzato e  con il provvedimento  si vanificherebbe ogni tentativo di rilanciarlo buttando a mare 3 miliardi di investimenti pubblici che fino ad ora hanno reso molto meno delle aspettative. Il decreto, che era una delle condizioni poste da Ethiad per i matrimonio con l’ex compagnia di bandiera,  rischia di essere illegittimo e di essere impugnato a Bruxelles dalle compagnie aeree europee. I passeggeri passerebbero  da 9 a 10 milioni a Linate. Si romperebbe cosi il  delicato equilibrio ( operativo ed ambientale)  raggiunto con il decreto Bersani di ripartizione dei voli tra Linate e Malpensa il cui tetto  di 8 milioni di passeggeri stabilito agli inizi del 2000 e’ già stato abbondantemente superato di oltre un milione di passeggeri.

Lo rende noto Dario Balotta presidente ONLIT

 


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