(AGENPARL) – Roma, 03 ot – “Le conseguenze umanitarie della Guerra in Siria, dove la popolazione costretta a fuggire, sono un fattore di profonda destabilizzazione. Pertanto è essenziale che la Nato e i propri partner sviluppino un approccio globale alla crisi dei rifugiati le cui conseguenze minano la sicurezza collettiva mondiale”. A dirlo è Paolo Alli, vicepresidente della delegazione italiana presso la Nato e vicepresidente del Gruppo Mediterraneo e Medio Oriente della Nato, nel corso del suo intervento al Seminario della Nato in corso a Catania. “Se – continua Alli – da un lato bisogna fare pressione sul regime siriano affinchè protegga i civili e ripristini il sistema sanitario pubblico, dall’altro la comunità internazionale deve prendere una posizione più netta, fornire maggiore sostegno ai paesi che ospitano i rifugiati e trovare le risorse per aiutare l’UNHCR. La crisi dei rifugiati è una sfida politica morale e strategica per l’Europa e gli Stati Uniti. Purtroppo, però, nessuna soluzione definitiva a questa emergenza umanitaria è possible finchè dura la guerra.


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