Un’emergenza che si ripete puntualmente ogni anno non è emergenza

Quanto sta avvenendo sottolinea ancora una volta le forti criticità che il Sevizio Idrico, nelle mani di Acqualatina, presenta.

A fronte di bollette “salate” e di una gestione privatistica e costosa, l’erogazione e la distribuzione dell’acqua è del tutto carente evidenziano assoluta inefficienza nel sistema che la governa.

Tutto questo ai danni del cittadino, beffato doppiamente: sia perché un bene comune come quello dell’acqua non dovrebbe essere sottoposto ad una logica di profitto sia perché a tale ingiustizia si aggiunge il danno di una erogazione insufficiente.

Sale l’indignazione dei cittadini e di noi tutti se si considera l’esito non rispettato di un referendum popolare che a chiare note si è espressa per una gestione pubblica del servizio.

E la beffa è ancora più cocente di fronte ad accadimenti come quelli che stanno vivendo i nostri concittadini del sud pontino in questi giorni, costretti a subire una riduzione drastica del flusso idrico, tra l’altro in una stagione come quella estiva in cui il disagio può diventare intollerabile.

Non ci può nascondere dietro l’alibi dell’abbassamento della falda della sorgente di Capodacqua, che pure esiste come problema, ma che non è una novità di questi giorni, anzi è da anni che il fenomeno si verifica.

Non si può parlare di emergenza quando una situazione si ripete nel tempo. E ‘ invece certamente il risultato di una gestione poco attenta.

In tutte le occasioni in cui Acqualatina è stata chiamata pubblicamente a fornire garanzie rispetto all’erogazione estiva dell’acqua, sono sempre state date rassicurazioni che, alla luce anche dell’attuale situazione, non hanno mai trovato un loro reale riscontro.

Alle amministrazioni comunali del sudpontino va chiesto di intervenire presso la società Acqualatina e presso la conferenza dei sindaci, affinchè si metta fine al disagio e si pongano in essere iniziative ed aggiustamenti in grado di riportare alla normalità la distribuzione sul territorio dell’acqua.

Alla cittadinanza non può essere sottratto tale diritto nemmeno parzialmente e  ribadiamo la necessità di portare la questione dell’acqua nei dibattiti consiliari, affinchè ci sia sul tema una presa di posizione netta da parte dei comuni  e delle istituzioni e si prendano conseguenti ed irrinunciabili  decisioni in merito.

A Formia e Gaeta  SEL ha avanzato da tempo tale richiesta che, come tante altre, è rimasta inascoltata.

Rilanciamo, anche alla luce di quanto sta accadendo, gli ordini del giorno che SEL ha predisposto affinchè i consigli comunali discutano la proposta di ripubblicizzare il servizio idrico e insieme deliberare la richiesta di eliminare  dalla tariffa idrica il 7% relativo alla remunerazione del capitale,così come previsto  dal referendum.

12.08.2012

Beniamino Gallinaro ( coordinatore provinciale SEL)

Mariarita Manzo (consigliere comunale SEL Formia)


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