Il decreto legislativo del governo ha deciso che è stato salvato perchè è situato in un luogo ad alta infiltrazione di criminalità organizzata. La sezione di Gaeta gli sarà accorpata. L’abate di Montecassino “Risultato di un lungo lavoro fra le istituzioni e le formazioni sociali”

 Il tribunale di Cassino

Dopo il via libera definitivo del consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, il tribunale di Cassino è salvo. Il governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata e Cassino rientra in questa categoria insieme a diversi tribunali siciliani e calabresi. A Cassino sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta.

“E’ il risultato di un lungo lavoro svolto in sinergia fra tutte le istituzioni e le formazioni sociali e politiche che hanno lavorato, in unità di intenti, per salvaguardare un indubbio bene comune della città e del territorio, baluardo contro la criminalità” ha detto L’abate di Montecassino Don Pietro Vittorelli.

“E’ la vittoria della buona politica, della serietà e del Pd, che è stato determinante nel delicato lavoro di razionalizzazione dei Tribunali. Il governo e il ministro della Giustizia Severino, alla quale va il ringraziamento per il confronto aperto e il dialogo costante, ha riconosciuto la centralità di questo Tribunale come chiesto dal Pd” ha detto il segretario del Pd del Lazio, Enrico Gasbarra.

“Grazie alla mobilitazione massiccia del territorio è stata scongiurata una chiusura che avrebbe arrecato danno ai cittadini e alle istituzioni, senza rappresentare un significativo risparmio per le casse dello Stato” hanno detto i consiglieri regionali dell’Idv Vincenzo Maruccio e Anna Maria Tedeschi.

“La soppressione del tribunale di Cassino sarebbe stata un duro colpo per tutta la cittadinanza” ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai lavori pubblici Luca Malcotti.


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