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Il circolo PRC “Mariano Mandolesi” e il Comitato Rivoluzione Civile di Gaeta sostengono la candidatura di Sandro Ruotolo a Presidente della Regione Lazio per il suo impegno a predisporre un rilancio del TPL (trasporto pubblico locale) e l’unificazione del sistema intermodale (Gomma- Ferro) per la realizzazione dell’azienda unica regionale. Alla base di questa impostazione c’è la consapevolezza che è fondamentale incrementare le linee di trasporto collettivo su ferro, per contrastare il perenne stato di saturazione delle grandi arterie. La realizzazione di un’azienda unica regionale dovrebbe avvenire in primis tramite il recupero e il rilancio della COTRAL (Compagnia Trasporti Laziali Spa), azienda che si occupa di un servizio essenziale quale il trasporto pubblico extra-urbano e di cui la Regione è azionista di maggioranza.

La COTRAL da anni si trova in una situazione debitoria gravissima a causa della mala gestione alimentata dai consiglieri d’amministrazione (in quota PD, PDL e UDC).  Da tempo si è diffusa la pratica di affidare incarichi a società di consulenza che non hanno dipendenti, con spese consistenti e spesso difficilmente giustificabili. A ciò si aggiunge il clientelismo che si traduce sotto elezioni in avanzamenti di carriera arbitrari per dipendenti amici dei componenti del CdA, i quali a loro volta vantano stipendi da capogiro (dai 50.000 ai 120.000 euro annui), francamente inaccettabili per chi svolge un incarico a servizio della collettività, e in particolare nel momento in cui la stessa Azienda chiede sacrifici ai lavoratori e ritarda i pagamenti.

Per questo motivo Rivoluzione Civile ritiene fondamentale ed esemplare un misura immediatamente applicabile: imposizione di un tetto massimo di 3.000 euro mensili, tanto per i consiglieri regionali quanto per i membri dei consigli d’amministrazione delle società partecipate dalla Regione. Gli altri fondi necessari al rilancio del trasporto pubblico devono provenire da una tassa patrimoniale regionale, che vada a prendere i soldi appunto dove sono, senza innalzare ulteriormente le già alte tariffe che gravano sui pendolari, vittime silenziose delle quotidiane carenze del servizio.


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