di SANDRA CERVONE-
Si conferma un ottimo narratore di sentimenti e sensazioni, Hamid Barole Abdu, poeta di origine eritrea residente in Italia dal 1974. Appassionato cantore dei tempi attuali, si ripresenta ai lettori con un’opera bilingue (italiano e inglese), dal titolo stimolante: “RinnoVersi in segni…erranti”. Un percosro evolutivo del vissuto culturale e spiritua…le -si legge nella prefazione- in cui l’autore ricongiunge in maniera rinnovata la visione del “prima” (quando ha intrapreso il cammino), con il “poi” (il guardare “oltre” durante il cammino). Un percorso in linea con la sua appartenenza al Movimento dei Poeti Viandanti che, partito da Facebook, sta unendo amanti della Poesia di più parti d’Italia, d’Europa e del Mondo. Il viaggio è duplice, del resto, per più di un motivo: perchè la vita di Hamid si compone di due esperienze, due realtà geografiche, due culture; perchè le poesie sono tradotte in due lingue; e perchè il cammino fisico/psichico dell’autore si intreccia con quello stesso della Poesia che, nascendo dal suo cuore e dalla sua mente, si va incarnando nel duplice vissuto: quello dell’autore e quello del lettore.
Partenze, intrecci, incontri, mescolanze, abbandoni, speranze, amori, abbandoni, riscontri, scontri, perdoni… tutto è materia di POESIA, terapeutica e pedagogica, madre e amante, maestra e compagna di strada. La Poesia che unisce pur partendo da solchi in apparenza incolmabili. Dualismo di intenti, di percezioni, di paure e incomunicabili obiettivi. Eppure -nel viaggio- ci si ritrova “fratelli” perchè -comunque!- desiderosi delle stesse mète, le stesse istanze, lo stesso desiderio infinito d’amare e sentirsi amati. Gocce nell’oceano e granelli del deserto, gli uomini perseguino le stesse speranze e il loro mettersi sempre e comunque in viaggio potrà finalmente unirli, se solo lo vorranno davvero. Se solo riusciranno a guardare vedendo, a sentire ascoltanto. Integrazione possibile, allora, solidarietà e reciprocità restano gli auspici che Hamid Barole Abdu -uomo di pace e ricerca di tolleranza reale- indica a noi lettori, al di là delle nostre diverse concezioni del vivere e delle nostre più intime speranze.
SANDRA CERVONE – giornalista de IL MESSAGGERO
Partenze, intrecci, incontri, mescolanze, abbandoni, speranze, amori, abbandoni, riscontri, scontri, perdoni… tutto è materia di POESIA, terapeutica e pedagogica, madre e amante, maestra e compagna di strada. La Poesia che unisce pur partendo da solchi in apparenza incolmabili. Dualismo di intenti, di percezioni, di paure e incomunicabili obiettivi. Eppure -nel viaggio- ci si ritrova “fratelli” perchè -comunque!- desiderosi delle stesse mète, le stesse istanze, lo stesso desiderio infinito d’amare e sentirsi amati. Gocce nell’oceano e granelli del deserto, gli uomini perseguino le stesse speranze e il loro mettersi sempre e comunque in viaggio potrà finalmente unirli, se solo lo vorranno davvero. Se solo riusciranno a guardare vedendo, a sentire ascoltanto. Integrazione possibile, allora, solidarietà e reciprocità restano gli auspici che Hamid Barole Abdu -uomo di pace e ricerca di tolleranza reale- indica a noi lettori, al di là delle nostre diverse concezioni del vivere e delle nostre più intime speranze.
SANDRA CERVONE – giornalista de IL MESSAGGERO
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