Ad ogni squillo tromba, risponde uno uno scampanio di campane…

Nella giornata di ieri è stato diffuso dalla Pdl di Gaeta il comunicato stampa che riportiamo integralmente:

«Continua la speculazione politica del Sindaco Raimondi su argomenti come quello dell’Imu. Quasi quasi tenta di far credere ai gaetani che il Presidente del Consiglio Mario Monti «abbia accolto» la sua proposta intesa ad esonerare dall’Imu le istituzioni ecclesiastiche (oratori e scuole gestite da suore) per il loro ruolo altamente sociale». Lo afferma il consigliere comunale del Pdl Pasquale Ranucci il quale si domanda se a Monti abbiano fischiato le orecchie sentendosi chiamato in causa così direttamente. «Per le scuole – dice Monti – è necessario precisare che sono esenti dall’Imu quelle che svolgono attività secondo modalità non commerciali», facendo presente che la materia non è affatto facile dal momento che «non è mai stata affrontata in molti anni pur essendo vista come tema opportuno da chiarire».
In pratica Monti spiega che «non è corretto chiedersi se le scuole in quanto tali siano esenti» dal pagamento dell’Imu «bensì quali siano esenti e quali sottoposte alla disciplina» introdotta con l’emendamento governativo. «La risposta è univoca – dice il capo del governo – sono esenti quelle che svolgono la propria attività in modo concretamente non commerciale». Monti quindi indica i «parametri» per considerare non commerciali le scuole: l’attività paritaria sarà «valutata positivamente se il servizio è assimilabile a quello pubblico», in particolare sul piano dei programmi scolastici, dell’applicazione dei contratti nazionali e su quello della rilevanza sociale. E ancora: il bilancio dovrà essere «tale da preservare in modo chiaro la modalità non lucrativa». E, quindi, «l’eventuale avanzo sarà destinato all’attività didattica». In pratica non pagherà nessuno.
«Tutti – conclude Ranucci – riconosciamo la meritoria attività svolta sul territorio cittadino dalle istituzioni religiose senza distinzione di sorta. Monti sta lavorando per consentire ai sindaci italiani di esonerare dall’Imu-Ici le istituzioni non-profit. Non lanci proclami altisonanti il sindaco su una materia in via di definizione solo per raccogliere qualche voto indebitamente. Si preoccupi piuttosto dei conti comunali, della corretta gestione del bilancio e della programmazione finanziaria inesistente. Basti pensare che il bilancio preventivo 2011 l’ha approvato nientemeno che il 24 agosto 2011, quasi a fine anno, quindi. Sono tante le problematiche che il sindaco dovrebbe affrontare per risanare il bilancio comunale, cosa che non riuscirà a fare visto che è più impegnato a far chiacchiere e molto meno alla risoluzione delle posizioni debitorie delle finanze comunali e alle dinamiche di cassa. Lascerà un Comune disastrato».


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