La Soc. Elettrica Ponzese si accinge a licenziare 10 operai, su un totale di 28 dipendenti. La  procedura  che mette in moto il meccanismo per il licenziamento collettivo di 10 unità lavorative, ai sensi  degli artt. 4 e 24 della legge 223/91 ha preso oggi il via ufficiale, con una nota raccomandata dell’azienda che produce e distribuisce l’energia elettrica sull’isola fin dal lontano 1923, ha inviato alla Direzione Provinciale del Lavoro di Latina, alle principali  sigle sindacali provinciali (CGIL, CISL, UIL e UGL), nonché al R.S.A. Sig Aprea.
La notizia che avevamo già anticipata il 12 gennaio, in termini generici, adesso ha contorni precisi. Ad imboccare la strada del licenziamento saranno in dieci: 8 operai turnisti e 2 meccanici, impiegati nella centrale di Via Cesarano che,  per effetto dell’ordinanza  Commissariale del 30.12, di fatto deve rimanere inattiva, passando la produzione in toto a Le Forna, assurta al ruolo di Centrale Principale.
Non avrebbe senso quindi, secondo la SEP, continuare a pagare personale che non verrà   più utilizzato, essendo la centrale di Le Forna-Cala Acqua, completamente automatizzata.
Certo rimangono ancora molti molti nodi da sciogliere. Tra i quali  il più urgente  sembra quello dell’autorizzazione al funzionamento della Centrale di Le Forna, tutt’ora limitata a solo 700 ore annue, che al ritmo attuale di uitilizzo, sono già in via di esaurimento.
Anzi è probabile che sia  proprio quest’ultima, la questione prioritaria che dovrà affrontare il nuovo tavolo tecnico indetto presso il Ministero degli Interni per il 2 febbraio prossimo.

Portofranco


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