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Dove tutto è iniziato. Al Bishop Pub di Lancusi, dove Federica Saraceno, Nicola Virtuoso ed altri studenti di Medicina si riunirono per muovere i primi passi della protesta che ha acceso il fuoco delle contestazioni della facoltà di Medicina. E proprio lì, gli aspiranti camici bianchi si riuniranno, di nuovo, il prossimo martedì, ancora insieme, per festeggiare il traguardo tanto difficilmente raggiunto. “Siamo felicissimi, anzi di più”, ha esclamato con gioia Federica Saraceno, dal primo giorno in prima linea con i suoi colleghi universitari a difendere i propri diritti, “sono tutti invitati, anche le associazioni che ci hanno supportato con la loro partecipazione”. Anche l’ex ministro alle Pari Opportunità si è aggiunto ai commenti sulla costituzione dell’azienda univertaria del ‘Ruggi’: “Penso che questa decisione renda onore alla storia della Scuola Medica Salernitana, era un provvedimento atteso da tempo, ricordo che è frutto di un accordo di programma predisposto dall’allora ministro Moratti, che faceva parte del governo Berlusconi. Finalmente dopo tante difficoltà si è arrivati a questa decisione che rende giustizia agli operatori sanitari, ai docenti e agli studenti della facoltà di Medicina di Salerno”. Un altro festeggiamento è in calendario per gli studenti, quello con i docenti e con lui, il rettore dell’Ateneo, Raimondo Pasquino. “Ce l’abbiamo fatta”, ha detto Pasquino, “adesso dobbiamo recuperare il tempo perduto e raccogliere i cocci. I ragazzi hanno tutto il diritto di festeggiare, il nostro compito sarà quello di continuare sulla strada percorsa, e far volare la facoltà”. Il rettore ha avuto modo anche di incontrare ieri mattina il ministro all’Istruzione, Francesco Profumo, il quale ha rinnovato la sua disponibilità per la facoltà salernitana: “Dobbiamo pensare alle scuole di specializzazione e all’atto aziendale, non c’è tempo da perdere”, ha ricordato il numero uno dell’Ateneo, “i ragazzi hanno saputo resistere alle provocazioni”, riferendosi al manager del ‘Ruggi d’Aragona’, Elvira Lenzi, quando decise di chiudere le porte delle aule presso la struttura ospedaliera, “festeggiare è più che dovuto”. E gli studenti sono decisi a festeggiare anche con Tino Iannuzzi, il quale tramite i continui contatti con i ministeri, ha tenuto alta l’attenzione e garantito la celerità delle operazioni amministrative, dando un notevole appoggio agli studenti.


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