Una bozza del rapporto sulla competitività dell’Unione dell’ex Presidente del Consiglio e ex Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi è filtrata prima della sua pubblicazione. La testata Politico.eu, specializzata negli affari europei, è riuscita a leggerla e ne ha descritto alcuni dei contenuti.

Secondo Politico, il rapporto si concentra sul settore della Difesa europeo che, a quanto si legge, soffre di un’insufficienza strutturale della spesa pubblica, della dimensione ridotta dei mercati nazionali, della mancanza di coordinamento degli appalti nazionali e della dipendenza dai fornitori internazionali (di cui la gran parte sono statunitensi).

La situazione geopolitica odierna, poi, con l’infiammarsi di conflitti regionali alle porte dell’Unione Europea, ha portato l’ex capo della BCE a concludere che “la base industriale della difesa dell’UE sta affrontando sfide strutturali in termini di capacità, know-how e vantaggio tecnologico. Di conseguenza, l’UE non riesce a tenere il passo con i suoi concorrenti globali”. Il documento chiede, quindi, di modificare le policies della Banca Europea per gli investimenti e di rivederne la normativa sulla finanza sostenibile al fine di consentire un aumento degli investimenti nella Difesa.

Infine, secondo Politico, il rapporto evidenzia la necessità di riformare le regole sulla concorrenza dell’UE, con l’obiettivo di permettere le fusioni tra le imprese del settore allo scopo di aumentarne la dimensione e, quindi, l’efficienza, oltre ad auspicare la creazione di un’Autorità per l’Industria della Difesa che centralizzi gli acquisti per conto degli Stati Membri.


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