Continua la polemica sul ‘caro estinto’. Questa volta l’oggetto sono le parole  pronunciate dell’assessore Salone, che non sono piaciute al circolo IDV di Gaeta, che in merito ha diramato il seguente comunicato:

Le parole sono importanti”, diceva Nanni Moretti in un vecchio film, e noi del Circolo Italia dei Valori di Gaeta sottoscriviamo in pieno questo assunto. Ogni singola parola ha un peso specifico: ciò vale per tutti e, ancora di più, per coloro che hanno delle cariche pubbliche e istituzionali. Per questo siamo rimasti stupiti e piuttosto contrariati quando abbiamo appreso, tramite le pagine del quotidiano “La Provincia”, le dichiarazioni di Antonio Salone a margine della presentazione della lista civica a sostegno di Antonio Raimondi. Salone – che, lo ricordiamo, attualmente ricopre ancora la carica di Assessore all’Ambiente – parlando del cimitero di Gaeta, si è espresso in questi termini: “Abbiamo ottenuto dal sindaco Raimondi l’inserimento nel programma elettorale di un forno crematorio. È uno strumento che ci aiuterà a fare pulizia”.

È importante far notare al signor Salone che definire il “forno crematorio” come “uno strumento”che aiuterà a fare pulizia” non solo mostra scarso rispetto per i defunti i cui resti giacciono nel nostro cimitero, ma – alla luce di considerazioni storiche e semantiche – risulta inoltre alquanto inappropriato. In epoche buie e tragiche del secolo appena trascorso infatti, com’è tristemente noto, i forni crematori sono stati usati per ben altri scopi (la pulizia etnica e lo sterminio della razza) e l’infelice frase pronunciata da Salone dimostra una scarsa sensibilità rispetto a questo tipo di tematiche. Sorpresi, offesi e indignati da questa leggerezza, noi del Circolo IDV Gaeta chiediamo che il Sindaco Raimondi prenda immediatamente le distanze dalle dichiarazioni di Salone, e che quest’ultimo presenti formali scuse, in forma di rispetto a tutte le persone che nei forni crematori hanno trovato ben altro che una soluzione – peraltro piuttosto semplicistica – ai problemi del cimitero di Gaeta.

cs/IDV

In filo di nota

Ancora polemica sul ‘caro estinto’. Questa volta l’oggetto sono le parole dell’assessore Salone, che esponendo l’idea di installare a Gaeta un forno crematorio, avrebbe pronunciato l’ espressione per “fare pulizia”. Subito è scattata l’analisi semantica della frase pronunciata dall’assessore, che , avendo trascorso diversi anni in padania ha purtroppo perso un po’ il feeling con la madre lingua.

Eravamo presenti, non come difensori d’ufficio, ma in qualità di neutrali cronisti e possiamo confermare la frase. Nel contesto generale del discorso non è sembrato che Salone volesse mettersi a fare pulizia bruciando tutti defunti che riposano nel nostro cimitero, ma che volesse solo sottolineare come la nuova opzione della cremazione, potrà aiutare a migliorare l’assetto generale del cimitero, alleggerendo la richiesta di spazi e loculi.Problemi di lingua appunto.

Portofranco



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