Se il buongiorno si vede dal mattino, questa campagna elettorale per le amministrative di Gaeta, rischia seriamente di essere la più brutta, aspra e senza stile, di quelle viste finora. L’impressione che ci sia una ricerca spasmodica di visibilità a scapito dei contenuti è netta. Pur di apparire e far parlare di se sui media, non si bada a niente, ogni occasione è utile, con buona pace dell’opportunità e della coerenza con i temi propri di una campagna elettorale, progetti, programmi, idee. Una caduta di stile preoccupante.

Non si sono ancora spenti gli echi della macabra polemica sulla salma involontariamente riesumata dal crollo della cappella cimiteriale, che subito un’altra pagina discutibile si sta aprendo. Le presunte offese ad Antonio Verrecchia (ex marittimo sequestrato ed ora capolista della civica Di Maggio sindaco) in un anonimo commento su un sito web, frequentato da vari personaggi, quasi sempre  celati da un nick, forse non erano meritevoli di tanto clamore ed attenzione .

Non fosse altro che per l’anonimato che rende il tutto privo di cittadinanza, di peso e considerazione, senza naturalmente voler entrare nel merito del commento incriminato.

E siamo solo all’inizio. Ancora non sono scesi in campo tutti gli oltre 400 candidati che si prevedono ai nastri di partenza. Le famiglie si spaccheranno, si creeranno inimicizie, perchè membri della stessa famiglia saranno schierati in liste diverse. Si sbraneranno per la ricerca del voto e non solo sul web. Speriamo di sbagliare e che si torni alla politica vera…

Portofranco

 


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