(AGENPARL) – Roma, 03 ott – “Mentre il Pd si spacca sull’articolo 18 e il premier Renzi cerca di vincere la sua battaglia per la leadership interna al partito, nessuno si è reso conto che il Jobs Act puzza di incostituzionalità, rappresentando una vera e propria negazione della democrazia parlamentare”. Così dichiara in una nota il senatore di Forza Italia, Francesco Aracri.“La seconda parte del Jobs Act è un pro­getto di legge-delega     com­po­sto in tutto di sei arti­coli, il più impor­tante dei quali è il 4°, quello che affida al Governo una “delega in bianco” per riscri­vere l’intero diritto del lavoro senza che i par­la­men­tari pos­sano espri­mere un voto sul merito della nuova rego­la­men­ta­zione. E’ bene ricordare, però, che l’art.76 della Costi­tu­zione pre­vede che il Par­la­mento possa dele­gare il Governo ad ema­nare atti aventi forza di legge ordi­na­ria (decreti   legi­sla­tivi) solo ed esclusivamente sulla base e con l’osservanza di “prin­cipi e cri­teri diret­tivi” fis­sati nella stessa legge-delega (in una legge-delega l’indicazione dell’oggetto non può mai man­care). Ormai l’esautorazione del Parlamento, nell’era del renzismo, sta diventando una consuetudine” conclude l’esponente azzurro.


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