BRUXELLES – Si è tenuto questa mattina a Bruxelles un convegno organizzato dall’International Committee In Search of Justice (ISJ) – Comitato Internazionale per la Ricerca della Giustizia – incentrato sulla necessità di una revisione della politica europea nei confronti dell’Iran e del regime dei mullah. Focus dell’incontro, la presentazione del Report “Europe’s Failed Policy Towards Iran” – “La politica fallimentare dell’Europa nei confronti dell’Iran” – che sottolinea l’inefficacia delle attuali strategie UE volte a limitare il potere del regime iraniano, come ad esempio “sanzioni o compromessi politici”.

Il documento critica l’approccio europeo di “non interferenza”, che ha permesso al regime di “aumentare le vendite del petrolio e le tattiche di presa di ostaggi”. Questo sistema, “ormai decennale, ha portato il regime a credere di poter agire impunemente, aggravando così il suo comportamento aggressivo. Esempi storici, come la compiacenza iniziale dell’Occidente nei confronti del programma nucleare iraniano, prima della rivelazione nel 2002 di siti segreti da parte del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), dimostrano la necessità di un cambiamento”, si legge nel Report.

Le raccomandazioni dell’International Committee In Search of Justice (ISJ) sono chiare. Il Report sollecita la chiusura delle ambasciate UE a Teheran e l’espulsione del personale diplomatico dagli Stati membri, così da generare un isolamento internazionale. Chiede ancora una volta, dopo l’okay dell’Eurocamera, la designazione dei Guardiani della Rivoluzione (IRGC) come organizzazione terroristica e quindi di seguire l’esempio di Stati Uniti e Canada per neutralizzare le sue attività destabilizzanti. Domanda poi maggiori sanzioni economiche e di intensificare le misure finanziarie che possano indebolire il potere economico del regime.

Servono “maggiori pressioni nei forum internazionali riguardo alle violazioni dei diritti umani e più responsabilità per i crimini contro l’umanità”, nonché “supporto politico e finanziario al CNRI (Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana) come alternativa legittima all’attuale regime”, si legge nel documento.

La conferenza si è conclusa con un forte appello ai leader europei, affinché adottino queste raccomandazioni e sostengano le aspirazioni del popolo iraniano per la democrazia e la libertà.


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