(AGENPARL) – RomaEmiliano-Corsi, 01 ott – “Nessun rigurgito razzista, ma ai romani il Municipio V e il Sindaco Marino ora dovranno spiegare perché la struttura del piano di zona Prampolini, tra via Prenestina e Via Collatina, inizialmente un asilo nuovo di zecca, ora è un CTP, un centro territoriale permanente, e cioè una scuola di formazione per immigrati. In queste condizioni per i romani è facile sentirsi cittadini di serie B e alimentare irresponsabilmente forme di razzismo” lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della Commissione Politiche sociali, ed Emiliano Corsi,esponente del comitato DifendiAMO ROMA. “L’asilo Nido Prampolini era stato utilizzato poco tempo fa per garantire il servizio agli utenti quando si è proceduto alla messa in sicurezza e ristrutturazione del vicino asilo nido Il Pettirosso, ma i soloni della sinistra ora lo hanno trasformato in Centro Territoriale Permanente. Il Municipio è lo stesso che aveva trasformato l’aula consiliare in moschea durante l’estate e con questo atto appare chiaro l’Amministrazione da che parte stia. Di certo non dalla parte dei romani, delle famiglie e dei loro bimbi. Ogni giorno arrivano le denunce di liste d’attesa interminabili per i nidi, si parla di aiuti alle famiglie e in particolare alle madri lavoratrici, di ausilio alle famiglie meno abbienti e senza nonni. Poi cosa accade? Che gli asili nido invece di aprirne di nuovi li chiudiamo. Una scelta scriteriata e anche scellerata, che non rende giustizia ai quartieri del Municipio V. La sinistra con queste scelte assurde rischia di soffiare sul fuoco della xenofobia e non lamentiamoci poi delle rivolte su strada”, concludono Santori e Corsi.


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