Cusani: “Negli ultimi 15 anni le più belle città del Mediterraneo hanno rilanciato la loro economia guardando e investendo nel mare”

 

Leggendo il IV rapporto Censis sull’Economia del Mare, presentato recentemente a Milano, il comparto ha contribuito a creare il 2.6% del Pil nazionale producendo annualmente tra beni e servizi un volume di affari pari a 39.5 miliardi di euro e offrendo lavoro a oltre 500mila persone.

L’economia del mare che comprende trasporti marittimi, pesca, cantieristica, nautica da diporto e attività portuali fa sicuramente emergere dati interessanti, ma nello stesso tempo preoccupanti per la Regione Lazio.

Scorrendo poi la graduatoria nazionale non stupisce che tra le prime regioni troviamo la Liguria, sorprende invece che la Regione Lazio non solo è posizionata al centro di questa classifica ma è addirittura superata dalla Lombardia, che ha poco a che fare con il mare.

Nonostante le inconcludenze regionali, la Provincia di Latina ha tutte le condizioni per fare bene: sia per posizione geografica sia per professionalità. Manca però una prospettiva di sviluppo, cosa che continua a far perdere terreno rispetto ad altre aree geografiche.

E’ incomprensibile –afferma il presidente Armando Cusani – come ancora oggi la Regione Lazio non riesca a far funzionare la Cabina di Regia del Mare, organo di indirizzo politico – programmatico che si è riunita una sola volta per presentare il progetto, poi è rimasta ferma e ripiegata su se stessa.

Fatto inconcepibile (soprattutto in tempo di crisi) perché il settore è carente nei collegamenti infrastrutturali tra porto e aree interne; 2) non sappiamo che tipo di sviluppo si vuole realizzare per le aree retro-portuali; 3) non capiamo quanti porti turistici dovranno nascere; 4) non conosciamo cosa hanno in mente le aziende ferroviarie al fine di supportare la crescita dei porti; 5) si fa fatica a capire le azioni di tutela e salvaguardia delle nostre coste.

L’azione dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta organo d’indirizzo, programmazione e controllo della portualità commerciale sta soffrendo poi da troppo tempo l’attacco di altri porti vicini, perdendo grosse fette di traffico e disorientando il mercato.

Credo che il federalismo dei tre porti laziali sia un progetto interessante, ma è anche vero che nei fatti non vedo nulla di concreto, anzi scruto all’orizzonte l’esatto contrario.

Com’è vero che il porto di Gaeta sta determinando per il territorio provinciale una grave perdita di competitività, soprattutto economica e occupazionale, non riuscendo neanche a ottimizzare, come richiedono le direttive nazionali ed Europee il riequilibrio modale, spostando i veicoli dalla strada verso il mare per favorire la tutela ambientale.

Gli attuali lavori al porto di Gaeta, cosa che abbiamo già fatto presente al Comitato portuale attraverso la consegna di una relazione, non sono per niente sufficienti per una diversificazione dei traffici.

Occorrono invece altri precisi e urgenti interventi capaci di sviluppare davvero il traffico croceristico e quello legato alle autostrade del mare.

Come Provincia di Latina abbiamo intrapreso da tempo numerose iniziative per rilanciare l’Economia del Mare e il suo indotto, ed è nostra intenzione continuare a lavorare su questa linea partendo dalla considerazione che, specie per il Golfo di Gaeta, occorrerà lavorare su un modello di sviluppo che guardi alla valorizzazione e al potenziamento della risorsa mare in versione evoluta.

Sono inoltre convinto che abbia poco senso sostenere questa battaglia in solitaria senza che le amministrazioni dei Comuni del Golfo di Gaeta ne condividano i presupposti strategici e ci affianchino con convinzione.

Ricordo – termina Armando Cusani – che le più belle città del Mediterraneo negli ultimi 15 anni hanno rilanciato la loro economia guardando e investendo nel mare, debellando la vecchie contese tra portualità e città attraverso una visone urbanistica moderna”.

 

Everardo Longarini

Portavoce del Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani


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