(Adnkonos) – A fronte della necessità di aumentare la produzione di alimenti almeno del 70% nei prossimi anni per nutrire una popolazione che conterà 9 miliardi di persone nel 2050, nel mondo si spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto. Un bel paradosso, tipico dei nostri tempi, soprattutto se si considera che se si potessero recuperare tutte le perdite e gli scarti, si potrebbe dare da mangiare, per un anno intero, a metà dell’attuale popolazione mondiale: 3,5 miliardi di persone.

 

A partire da queste valutazioni, nasce la campagna di sensibilizzazione “Nordest Spreco Zero” che punta a coinvolgere 100 sindaci del territorio, capofila il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, affiancato dai governatori della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e della Regione Veneto Luca Zaia, per la sottoscrizione della “Carta Nordest Spreco Zero”. Dieci buone pratiche che raccolgono l’impegno assunto dal Parlamento europeo con la “Risoluzione su come evitare lo spreco di alimenti: strategia per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’Ue”, proposta dalla Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale sulla base della Dichiarazione congiunta contro lo spreco elaborata da Last Minute Market nel quadro della campagna europea “Un anno contro lo spreco”.

 

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La Carta prevede l’immediata messa in pratica di alcune indicazioni della Risoluzione europea contro lo spreco alimentare, per contribuire a realizzare l’obiettivo al 2025 di dimezzare gli sprechi. In particolare, gli amministratori si impegnano a sostenere tutte le organizzazioni pubbliche e private che recuperano, a livello locale, i prodotti invenduti e scartati lungo la catena agroalimentare per ridistribuirli gratuitamente ai cittadini al di sotto del reddito minimo.

Si prevede poi la modifica delle regole che disciplinano gli appalti pubblici per i servizi di ristorazione e di ospitalità alberghiera, privilegiando le imprese che garantiscono la ridistribuzione gratuita a favore dei cittadini meno abbienti e che promuovano azioni di riduzione degli sprechi e l’utilizzo di prodotti locali. Infine, la Carta prevede l’istituzione di programmi e corsi di educazione alimentare di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia.

 

 

Inoltre, Regioni, Province e Comuni firmatari si impegnano a promuovere a livello nazionale la regolamentazione delle vendite scontate quando un prodotto è vicino alla data di scadenza o difettoso; l’introduzione della doppia data di scadenza sulle etichette alimentari (quella commerciale che indica che non si può vendere il prodotto oltre una certa data, e quella del consumo); l’istituzione di un osservatorio dello Spreco Zero.

 

 

I 100 sindaci che aderiranno alla Carta saranno protagonisti della cerimonia pubblica della firma prevista sabato 29 settembre, presso il Teatro Verdi di Trieste, nell’ambito della prima edizione di Trieste Next (28-30 settembre), il salone europeo dell’innovazione e della ricerca scientifica. L’occasione sarà quella della prima Giornata contro lo spreco di Last Minute Market, in programma il 29 settembre.

 

 

“La crisi globale, paradossalmente, può offrire un’occasione di cambiamento e in questo senso la società civile può dare un indirizzo importante alle forze politiche ed economiche – spiega l’agroeconomista Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market – la Carta Nordest Spreco Zero è un esempio importante: formulata sulla base di una dichiarazione congiunta di cittadini, esperti e operatori, verrà adottata dai pubblici amministratori e diventerà buona prassi quotidiana per i cittadini ammnistrati. Le nostre azioni, anche se piccole, possono veramente portare a un mondo nuovo”.


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