“Un tentativo orgoglioso di dare nuova linfa politica ad una città in decadenza”. Così il candidato a sindaco Cosimino Mitrano ha presentato ieri, a Gaeta, la lista “Giovani in Azione” che, sostenendolo all’interno di una coalizione che “supera i confini del solo centrodestra”, facendo “sintesi di culture ed esperienze diverse”, intende arrivare a governare la città per i prossimi anni. “Promuovere e non solo contestare”, questo il primo obiettivo nel quale questi giovani, guidati da Pasquale De Simone, intendono portare avanti la loro campagna elettorale con entusiasmo e passione. Un entusiasmo che coinvolge sicuramente, soprattutto quando i più giovani, Cosmo Ponticella, Gianmarco Meschino, Alessandro Ventura, Irma Traniello, parlano di necessità di “confronto”, politica come “servizio senza tornaconto”, contributo fattivo per “risvegliare Gaeta” e renderla un “gioiello”. Giovani davvero, insomma, non “giovanilismo” sterile per raggiungere il fine comune a tutta la coalizione: il “bene di Gaeta”, un’Amministrazione coesa che aiuti Cosimino Mitrano a governare a lungo.

Testimonial della lista il più giovane sindaco della Provincia, Giovanni Di Giorgi, già consigliere regionale e oggi primo cittadino di Latina. “Vi sarò vicino -promette- chiamatemi e troverete piena disponibilità. Sono contento di essere la vostra “mascotte” perché so che, come me, credete nella politica garbata che costruisce e non distrugge”. A questi “giovani dal volto pulito”, insomma, Di Giorgi affida un compito importante: “rimettere in moto la speranza” tra quei cittadini, magari loro coetanei che l’avevano persa, rafforzare “rapporti umani prima che politici” . E Cosimino Mitrano, emozionato, rincara la dose: “Crediamo molto in questa lista -spiega- parché è formata da persone che hanno compreso lo spirito giusto della coalizione: andare oltre i perimetri politici del centrodestra per abbracciare un progetto amministrativo condiviso, formando una squadra competente e volenterosa”. Un impegno serio, allora, quello abbracciato da questi ragazzi che “sono il presente di questa città” e che domani ne saranno la classe dirigente. Politica corretta, squadra credibile: ecco le direttrici per provare concretamente a far risorgere Gaeta, senza “false promesse” ma con i “legami giusti” con Provincia e Regione, una “filiera positiva che starà accanto a Gaeta dal 7 maggio sera in poi, quando Mitrano sarà il nuovo sindaco della città”. Ci credono, battono le mani, vogliono davvero provarci e lo si capisce dagli interventi di Crescenzo Vernassi, Davide Speringo, Francesco D’Ischia, dagli applausi del pubblico presente. Tutti auspicano che tanto entusiasmo porti alla vittoria. “La sfida sarà il dopo – conclude Mitrano- quando dovremo essere bravi a tradurre in atti concreti i bisogni dei cittadini, esercitando funzioni di indirizzo e controllo attraverso linee programmatiche, senza lavorare in emergenza e dovendo subito approvare un bilancio non nostro ma lasciato dall’Amministrazione uscente”. Poi Mitrano si dice disposto al confronto con gli altri candidati ma…in campo neutro, magari negli studi televisivi di un’emittente provinciale. “C’è bisogno di rispetto -dice- gli scontri devono essere politici e non personali”.  E Di Giorgi saluta ricordando, in pieno clima pre-pasquale (siamo nella domenica delle Palme!) che “la città attende un re servo e non un re arrogante chiuso nel Palazzo”.


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