Gessica Rostellato cn il figlio in braccio, assediata dai fotografi (LaPresse)

Gessica Rostellato è la deputata del MoVimento 5 Stelle al centro della bufera mediatica di questi giorni. Colpa di un commento troppo schietto della grillina nei confronti di Rosy Bindi pubblicato sulla sua pagina Facebook, per cui oggi sono apparse le scuse ufficiali (agli elettori, non alla Bindi): Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla mia dichiarazione. Io non intendevo essere maleducata. Purtroppo non riesco ad essere falsa e se una persona fa finta di avere piacere di conoscerti e ti fa sorrisi falsi, scusate ma non ce la faccio…. so che il mio ruolo mi chiederà di farlo, probabilmente mi dovrò abituare! Scusate ancora”. Ma andiamo con ordine. Ieri la Rostellato scrive sulla sua pagina un aneddoto in diretta dalla Camera: “Ieri sera un gruppo di noi si stava dirigendo verso l’uscita dell’aula, ci ferma la Bindi e ci dice: “Ma presentiamoci, così cominciamo a conoscercihttp://pinopress.altervista.org/wp-admin/post.php?post=10488&action=edit&message=6&doing_wp_cron=1363765831.1389760971069335937500!!!”. Io ho tirato dritto e me ne sono andata ma ti pare che ti do la mano e ti dico pure”piacere”??? No guarda, forse non hai capito: non è un piacere!!!.
Il messaggio incriminato su Facebook

Oltre agli 700 “like”, il post stamattina aveva quasi duemila commenti di critiche: da chi le dava della maleducata a chi l’accusava di peccare di arroganza. Senza contare la figuraccia fatta durante un’intervista delle Iene, in cui la deputata non ha saputo rispondere alle domande su chi fosse Mario Draghi e cosa fosse la Bce: “Per quanto riguarda le Iene in realtà prima mi avevano fatto anche altre domande di storia e politica estera a cui avevo risposto, ovviamente a loro fa comodo mandare solo la parte del video che ti fa fare la figura che vogliono loro… ne terrò conto per la prossima volta! Per quanto riguarda la BCE, in quel momento mi sfuggiva il significato della sigla (penso possa capitare a chiunque…) infatti poi mi sono chiesta tutto il giorno come ho fatto a non riuscire a rispondere subito. Ero di fretta, in ritardo per una riunione e avevo la testa da tutt’altra parte e in quel momento ho avuto un vuoto totale… Mi scuso con tutti quelli che non si sono sentiti rappresentati“.

Ma di gaffe grilline siamo oramai avvezzi. E se nelle legislazioni precedenti c’erano deputati che credevano che Ruby fosse la nipote di Mubarak e che facevano interrogazioni parlamentari sull’impellente e urgente questione degli Ufo, ora ci sono onorevoli convinti di dover combattere contro i microchip sotto pelle. È il caso di Paolo Bernini, altro neo eletto del M5S che, intervistato da Ballarò, ha esposto la sua teoria complottista sul controllo dall’alto delle persone tramite microchip impiantati sotto cute: Non so se lo sapete, ma in America hanno già cominciato a mettere nei corpi umani questi microchip, per registrare tutto e per controllare la popolazione. Ma per fortuna che c’è la Rete. Che è capace di denunciare queste verità, che noi andremo a portare in parlamento”. E, in effetti, si sentiva la mancanza di interventi politici così incisivi. Sarà quindi per sparate come questa che Grillo ha poi imposto il silenzio stampa ai suoi? Ora gli unici autorizzati a parlare sono i portavoce e le direttive dei guru del movimento sono quanto mai confuse e ambigue: “Ci saranno da prendere molte decisioni. Non cercate noi dello staff. Dovete lavorare in autonomia. Casomai ascoltate i cittadini”. Casaleggio docet, ma i grillini continuano a sembrare studenti in gita scolastica.


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