I rapporti fra l’Ambasciata della Romania in Italia ed il Comune di Gaeta riprenderanno ad agosto dopo i primi proficui contatti tra il sindaco Cosmo Mitrano e l’incaricato degli Affari Istituzionali dell’Ambasciata Romena Adina Lovin. Sensibile alle problematiche sull’immigrazione, il sindaco Mitrano, in vista delle consultazioni referendarie di fine luglio, aveva messo a disposizione dell’Ambasciata Romena un locale dove allestire la sede elettorale. Con l’obiettivo di consentire ai numerosi romeni residenti a Gaeta (500) e nelle città limitrofe di esprimersi per il referendum del 29 luglio sull’impeachment del presidente della Romania,Traian Băsescu, accusato di aver violato la costituzione. Ovidiu Pufu, Terzo Segretario Affari Politici/Affari Stampa ha indirizzato una e-mail a Mitrano per ringraziarlo della disponibilità e scusandosi che «l’Autorità elettorale della Romania, a causa della ristrettezza di tempo e delle attuali difficoltà finanziarie, ha dovuto rinunciare ad istituire, per adesso, una sede elettorale a Gaeta». Quindi, i romeni che intendono votare in questa tornata dovranno recarsi a Roma, Ostia, Acilia e Napoli.

I primi contatti fra il Comune e l’Ambasciata erano stati presi il 16 luglio dal Gabinetto del Sindaco. Adina Lovin, nel ringraziare il primo cittadino gaetno per «il sostegno ad aprire un seggio elettorale», nella nota del 19 luglio ha voluto sottolineare la concretezza e lo spirito di collaborazione del sindaco Mitrano. «L’eccellente collaborazione che abbiamo avuto con il Comune di Roma e il fatto che voi del Comune di Gaeta abbiate risposto tempestivamente alle nostre richieste – sottolinea Adina Lovin – rappresenta un segnale chiaro della disponibilità che avete nel sostenere la comunità romena». I contatti riprenderanno subito dopo questa tornata elettorale in modo da consentire alla comunità romena residente nel sud pontino di poter esercitare il proprio diritto di voto nella città del golfo, evitando così il disagio di spostarsi verso Roma e Napoli.

Il 29 luglio si gioca una partita cruciale per la Romania. Nel bel mezzo delle vacanze estive si terrà il referendum popolare, che potrebbe portare alla destituzione del presidente Traian Băsescu, al momento sospeso dalla propria carica dopo un voto in parlamento. Un referendum che, oltre alla sorte del capo dello Stato, influenzerà il futuro della Romania e la sua immagine all’estero.

 


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