STRASBURGO- Quello del consumo di cannabis light è uno dei tanti argomenti tabu nascosto nei meandri delle aule parlamentari. “C’è un accanimento anacronistico rispetto ai tempi che stiamo percorrendo” osserva Mario Furore, uno dei fautori del partito M5s, che nel mese di agosto ha proposto un’interrogazione rispetto l’emendamento sulla cannabis light nel “DDL sicurezza” italiano e compatibilità con la normativa europea.
“La cannabis light può aiutare in campo medico ad una terapia del dolore che è stata confermata da diversi studi scientifici. Un auto consumo moderato può contribuire a contrastare il business che altrimenti viene lasciato nelle mani della malavita. Cercare una misura giusta per aiutare migliaia di malati oncologici”


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