E’ di questi ultimi giorni la decisione del Consiglio di Stato che ha ribaltato l’ordinanza emessa dal Tar di Latina, restituendo alla società Fantasia Petroli la possibilità di avviare un’attività imprenditoriale all’interno del Porto di Gaeta, capace anche di generare importanti investimenti economici e posti di lavoro.

Come si ricorderà il Comitato portuale nella riunione del 30novembre 2011, a maggioranza dei presenti, aveva votato il ritiro della concessione alla Fantasia Petroli per il carico e scarico dei prodotti petroliferi.

Ho seguito personalmente e con attenzione la vicenda legata alla
Fantasia Petroli
, – sostiene il presidente della Provincia di Latina Armando Cusani – e devo affermare che quando le decisioni adottate transitano all’interno delle aule di giustizia non è mai una bella cosa, soprattutto per le istituzioni pubbliche.

Specie poi in questo delicato momento, dove le realtà imprenditoriali del porto di Gaeta dovrebbero essere aiutate e supportate dall’Autorità Portuale nel trovare nuovi traffici e non creare inutili e pretestuosi problemi, che hanno come unica conseguenza quella di arrestare azioni capaci di generare impresa.

Nella vicenda l’Autorità Portuale ha emesso una serie incredibile di provvedimenti, alcuni anche contrastanti con i precedenti, tanto da far scrivere al legale rappresentante della società Fantasia Petroli “che le votazioni sono state contrarie ad ogni forma logica di sviluppo della nostra azienda, il che farebbe sospettare della chiarezza con cui vengono espletati alcuni provvedimenti amministrativi”.

L’imperizia e l’incapacità di saper sostenere un’ottimale gestione di un ente pubblico importante come quello dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, creare danni non solo verso le imprese impegnate ma anche verso l’erario.

La clamorosa vicenda che ha visto suo malgrado protagonista la società Fantasia Petroli alza il velo su una gestione insufficiente del Comitato di gestione, e occorre subito chiarire per quali reconditi motivi
si è arrivato a questo punto e perché alcune azioni non sono state
realizzate nei tempi previsti.

Come si deve tenere in debita considerazione, per le azioni risarcitorie, dei danni economici causati alla Fantasia Petroli.

Questa vicenda e tante altre subite dal nostro
territorio provinciale, denunciate da mesi anche agli organi di stampa m’indignano profondamente.

La città di Gaeta ha poi bisogno di andare oltre la sterile politica dei parcheggi a pagamento, ma per le sue potenzialità diventare una delle più importanti piattaforme logistiche del Mediterraneo.

E non ci vengano a raccontare dei lavori alla banchina Santa Maria, dove erano stati stanziati ben 1.200.000,00 euro per scendere a pochi spiccioli per un lavoro non risolutivo.

Anzi, dopo l’intervento da elemosina ne saranno sicuramente necessari
altri per riparare ai danni che si stanno facendo.

I lavori nella darsena Monte Secco sono una mera messa in sicurezza, mentre quelli al porto commerciale, così come sono pensati, non servono in concreto a nulla.

Occorrono – termina Cusani – interventi mirati e capaci di permettere
l’ormeggio di altre tipologie di navi, sia croceristiche sia di “merci
pulite”.

L’ultima notizia che proviene dalla società Fantasia Petroli è la richiesta rivolta all’Autorità Portuale di conoscere i nomi dei membri del comitato di gestione che hanno votato la decisione nella seduta del 30 novembre 2011.

E’ chiaro che la società, visti gli ingenti danni arrecati, ha intenzione di intraprendere le vie giudiziarie per il risarcimento.


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