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Per la cassa integrazione un altro ‘weekend di passione’. I liquidatori del Cstp chiedono tempo ai sindacati: “Lunedì l’incontro determinante”. Se non si trovasse l’intesa si aprirebbe un tavolo in Prefettura. Continua così l’infinita vertenza nella vertenza, sul banco i criteri d’applicazione della cassa integrazione con organizzazioni sindacali e collegio dei liquidatori del Cstp, pronti all’ennesimo incontro previsto per lunedì. Le parti, dopo un lungo faccia a faccia avvenuto ieri mattina nella sede dell’azienda a Palazzo Luciani, non hanno trovato un intesa prolungando la prima fase della procedura di raffreddamento. I sindacati continuano a chiedere equità tra lavoratori, puntando forte sul principio di fungibilità e sulla proposta d’applicazione di una Cig orizzontale. Dalla sponda dei liquidatori rimangono le perplessità nell’inserire in Cig figure definite ‘insostituibili’. “Le posizioni sono ancora contrastanti, noi siamo sempre sulla strada della rotazione equa per tutti, loro sostengono di aver bisogno di alcune figure nell’azienda – ha dichiarato il segretario Ugl Carmine Rubino – per noi vale sempre il principio della fungibilità, tutti possono fare tutto, inoltre abbiamo consigliato e richiesto un’applicazione della cassa integrazione orizzontale. Ovvero – spiega Carmine Rubino – si possono ridurre le ore lavorative ai dipendenti attualmente non inclusi nell’applicazione della Cig, si garantirebbe comunque il servizio senza problemi per l’azienda, d’altro canto non ci sarebbero discriminazioni e non ci sarebbero malcontenti in quella che sembra una ‘guerra dei poveri’. Ora ci siamo aggiornati a lunedì, l’azienda ha preso altri due giorni di tempo. Probabilmente i liquidatori vogliono mettere a punto un piano che venga in direzione delle nostre richieste. Noi rimaniamo fermi sulle nostre posizioni perché chiediamo equità in questa applicazione, per questo abbiamo chiesto la sospensiva della cassa integrazione partita già con i criteri dettati dall’azienda, criteri che stanno creando non pochi disagi e non pochi disappunti da parte del personale interessato – prosegue il sindacalista dell’Ugl – Noi speriamo che questo fine settimana porti consiglio al presidente e al direttore, altrimenti si passa direttamente in prefettura, perché non dobbiamo dimenticare che c’è una procedura di legge per lo sciopero dei servizi pubblici essenziali. Abbiamo chiesto ancora l’abolizione del quarto piano con la chiusura, il blocco della palazzina in fitto nel deposito di Pagani, parliamo di somme esigue ma noi crediamo che in un momento come questo sia importante agire anche nei piccoli interventi di risparmio”. A parlare della vertenza, a margine dell’incontro di ieri, è stato anche il presidente del Cdl Mario Santocchio: “La discussione proseguirà lunedì mattina. Speriamo di poter giungere in quella sede ad una definitiva intesa, condivisa da tutti. Da parte dell’azienda c’è tutta la disponibilità al confronto, per trovare un punto d’accordo rispetto alle richieste dei sindacati. Bisogna, però, fare le giuste valutazioni rispetto a questioni complesse che richiedono un’approfondita riflessione”.

 


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