(AGENPARL) – Roma, 01 ott –  “Il peggioramento di tutti i dati della nostra economia è il risultato dei danni dei governi Monti e Letta, ma il fatto che in soli 6 mesi il governo Renzi abbia dovuto correggere al ribasso la previsione del PIL di un punto percentuale (da +0,8 a -0,3) conferma che alla base del suo operato c’è la mancata comprensione, una colpevole sottovalutazione, della gravità della crisi italiana, che è sia esogena (l’austerità cieca e stupida imposta dall’Ue), sia endogena (decenni di oppressione fiscale e burocratica, inefficienza e parassitismo delle pubbliche amministrazioni, ingessatura ideologica del mercato del lavoro).

Deriva da questa lontananza dalla realtà, e dalla sottovalutazione dei fattori di crisi, la totale inadeguatezza della politica economica del governo, aggrappato agli zero virgola quando servirebbe un vero e proprio choc fiscale e un cambio di paradigma sul ruolo dello Stato, del “pubblico”, come propongo da mesi con un mio libro (taglio-choc di tasse e spesa di 40 miliardi).

Oltre all’aumento delle tasse su casa e risparmi (gravissima responsabilità di Renzi), si profila con l’ipotesi del TFR in busta paga l’ennesima beffa ai danni dei cittadini e delle imprese, specie delle piccole, che sarebbero messe in ginocchio. L’unico a guadagnarci sarebbe lo Stato.

Nel dibattito a sinistra, incredibilmente, si usa il nome della Thatcher per lanciarsi insulti, mentre nessuno, nemmeno Renzi, sembra capire che ci serve esattamente il coraggio, cioè la visione e la fermezza che ebbe la Thatcher nel cambiare la rotta del suo Paese di 180 gradi”.

Lo dichiara Daniele Capezzone, Forza Italia, Presidente della Commissione Finanze della Camera, in una nota.


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.