EP Plenary session - Commission statement - Outcome of the Strategic Dialogue on the Future of EU Agriculture -photo by Alexis HAULOT

Presentata oggi in seduta Plenaria al Parlamento europeo di Strasburgo la posizione della Commissione UE sui risultati del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura dell’Unione.

Ad intervenire a nome dell’esecutivo europeo la commissaria per i servizi finanziari, Mairead McGuinness. “La Commissione sta analizzando le raccomandazioni (del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura, ndr) in maniera molto attenta, e queste raccomandazioni sono sostenute da un ampio consenso. Pertanto, meritano di essere prese in considerazione, e presenteremo le nostre idee sul futuro nella nostra visione per l’agricoltura e l’alimentazione, che verrà presentata nei primi 100 giorni del nuovo mandato”, ha detto.

Continuando il discorso, la commissaria ha posto l’attenzione sugli agricoltori, dicendo che devono essere premiati quelli che “lavorano con la natura e per la natura, che conservano la nostra biodiversità e i nostri ecosistemi naturali e che aiutano a decarbonizzare la nostra economia per arrivare allo zero netto entro il 2050, con alimenti sostenibili”.

In un passaggio sulla burocrazia, ha aggiunto che “la semplificazione e la riduzione della burocrazia saranno delle priorità fondamentali per la prossima Commissione, in particolare per le piccole aziende agricole e familiari”. McGuinness ha poi insistito sul fatto che siano necessari «redditi equi e sufficienti”, nonché “una Politica agricola comune (Pac) che sia mirata”. A tal fine “la Commissione continuerà a difendere una nuova politica di reddito per gli agricoltori e farà in modo che il bilancio dell’Ue finanzi una Pac più mirata affinché trovi il giusto equilibrio tra incentivi, investimenti e regolamentazione”.

Per quanto riguarda gli italiani, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza (ECR), nel suo intervento ha dichiarato che “se da un lato il documento finale pone la giusta attenzione alla necessità di tutelare il reddito degli agricoltori attraverso una giusta remunerazione e una più equa distribuzione del valore, dall’altro è come se ci fosse ancora un pilota automatico ultra-ecologista inserito, come se gli agricoltori non avessero espresso con forza il loro malessere, come se i cittadini europei non avessero votato lo scorso giugno per fermare questa deriva ideologica”.

L’eurodeputato del Partito Democratico e presidente della Commissione ENVI Antonio Decaro (S&D), è intervenuto ponendosi sulla stessa linea della Commissione, aggiungendo però che “un fondo destinato alla transizione agricola potrebbe essere il primo passo di questo cammino” insieme ad un allineamento degli obiettivi della Pac “con le sfide climatiche e ambientali del Green Deal”.

“Per fare questo – conclude Decaro – le nuove sfide che proporremo agli agricoltori non possono non tener conto delle specificità locali, degli aiuti alla competitività delle nostre imprese, dei livelli occupazionali e della necessaria e stretta correlazione che ci deve essere tra agricoltura, alimentazione e salute”.


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.