(AGENPARL) – Roma, 02 ott – Oggi in VIII commissione Lavoro  e PMI, con l’illustrazione da parte dell’Assessore Fabiani è iniziato il percorso di approvazione di una importante proposta di legge regionale relativa al testo unico del commercio. Si tratta di un testo estremamente importante, perché ridisciplina  organicamente tutte le disposizioni del settore, riunificando e abrogando ben sei leggi regionali. E’ quanto dichiara il Vice Presidente della stessa Commissione Mario Abbruzzese. In particolare, il testo unico in esame, orientato alla semplificazione al decentramento e all’innovazione, ridisegna il commercio in sede fissa e su aree pubbliche, le reti di impresa tra attività economiche su strada, il commercio all’ingrosso, la distribuzione della stampa quotidiana e periodica, l’attività di somministrazione di alimenti e bevande e la distribuzione dei carburanti. Si tratta di un provvedimento atteso da tempo, ciò in considerazione della crisi del settore che nei primi quattro mesi del 2014, secondo i dati dell’Osservatorio Confesercenti, ha fatto registrare  la cessazione di ben 44.813 imprese nei settori commercio e turismo. Nello stesso periodo, le nuove aperture nel commercio e nel turismo sono state solo 28.016, per un saldo finale negativo quindi di 16.797 unità. Senza contare la conseguente perdita di 33.000 posti di lavoro, solo nel 2013. Ciò ha determinato una inevitabile contrazione dei consumi che nell’anno in corso subirà un ulteriore calo dell’1,1% . E per il 2015, nel Lazio il calo continuerà con un andamento che non supererà lo 0,3%. Non va certamente meglio per le PMI. Sempre secondo gli ultimi rilevamenti le produzioni sono diminuite del 20,6%, gli ordinativi del 20,4% e i fatturati del 25,2%. Le previsioni per i prossimi mesi, tentano di delineare un orizzonte più roseo, seppur con percentuali di risalita ancora troppo basse. Anche a causa della mancanza di credito da parte delle banche: il 36,9% delle pmi territoriali ha ricevuto una revoca sui finanziamenti negli ultimi sei mesi. E questo la dice lunga sull’economia reale del Lazio e sulle prospettive di ripresa. C’è bisogno quindi di un intervento normativo strutturato che ridisegni i confini di un settore strategico per il PIL della Regione come il commercio, così come è stato fatto recentemente con la legge sull’artigianato, frutto di una positiva collaborazione tra tutte le forze politiche presenti in Consiglio. Una nuova disciplina del commercio quindi che costituisca un argine anche nei confronti del dilagante fenomeno dell’usura che certifica, sempre secondo  stime recenti,  il Lazio come seconda regione d’Italia con il maggior numero di commercianti colpiti dal fenomeno dell’usura: 28mila rispetto ai 32mila della Campania.


Scopri di più da eu24news

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.