(AGENPARL) – Roma, 01 ott – Preoccupa non poco l’articolo pubblicato oggi sul quotidiano La Repubblica nel quale si parla della disponibilità di una grande multinazionale a realizzare a proprie spese un nuovo campo nomadi a La Barbuta. A Roma pensavamo di averle sentite tutte ma a quante pare no. Dichiara Federico Rocca responsabile enti locali Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale. La multinazionale in quell’area, dove a oggi è presente anche il campo, vorrebbe costruire un altro centro commerciale, dimensioni del progetto 270 mila mq. Nell’articolo però si parla anche della necessità di una variante urbanistica al piano regolatore per la realizzazione del progetto e visto che ora vanno di moda le manifestazioni di interesse pubblico non vorrei che questo fosse rappresentato dalla disponibilità a costruire il nuovo campo rom. Con curiosità attendo di conoscere la posizione della sinistra, ora al governo di Roma, che disse con noi mai più centri commerciali, mai più cemento, scagliandosi anche sui piani che prevedevano l’housing sociale. Sarebbe assurdo e a dir poco scandaloso se si dimostrassero favorevoli a tutto ciò, ossia a una variante per fini commerciali e per consentire la realizzazione di un nuovo campo da parte dei proponenti. Qualcuno spieghi al Campidoglio e ai fautori di questo progetto che semmai ciò dovesse avvenire i soldi dovranno essere impegnati per le opere pubbliche e per migliorare i servizi nel quadrante che sarà oggetto dell’intervento, poiché – conclude Rocca – l’impatto dell’opera lo subiranno i romani residenti e gli automobilisti e non i rom, giacché il campo si trova su un’area pubblica ed è mantenuto con i nostri soldi, quindi per i residenti a un disagio se ne aggiungerebbe un altro.


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