Targhe di bronzo per i versi su Gaeta

Le origini mitiche della città di Gaeta, la sua antica funzione di attracco naturale nel mezzo della costa tirrenica, ed i contatti e scambi culturali le cui radici affondano nella sua gloriosa tradizione marinara saranno al centro di un intervento di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale della città.

Sabato 28 aprile alle 12,30 sul Bastione di fronte la Chiesa dell’Annunziata verranno apposte due targhe: la prima riporta i famosi versi dell’Eneide di Virgilio che narrano dell’approdo di Enea ai nostri lidi, e l’origine del nome perché Enea vi seppellisce la sua nutrice Caieta. La seconda targa riporta il famoso Canto di Ulisse, il XXVI canto dell’Inferno della Divina Commedia in cui Dante, quasi a dimostrare la storicità dell’Eneide, usa proprio la narrazione virgiliana per denominare i luoghi in cui Circe l’aveva costretto ad una lunga sosta.

Nata da un’idea dell’Assessore alla Cultura Salvatore Di Ciaccio con il progetto grafico di Erasmo Vaudo, presidente del Centro Storico Culturale, e con la preziosa collaborazione dei Servizi Culturali Integrati, le due targhe in bronzo, del peso di 60 Kg ognuna, sono collocate sul pavimento della passeggiata a mare sui resti del Bastione dell’Annunziata.

 “Il progetto complessivo prevede in realtà un percorso storico-culturale, praticamente una passeggiata nella storia di Gaeta, perché sono previste altre due targhe che riporteranno altre citazioni storiche o letterarie che fanno riferimento alla città di Gaeta. Abbiamo ritenuto di notevole importanza la scopertura di queste targhe durante lo Yacht Med Festival per rafforzare sempre di più il valore strategico della città in ambito marinaro e della portualità, ma anche evocando una storia ed una dimensione culturale di Gaeta che sta alimentando un turismo sensibile a queste tematiche – dichiara l’Assessore alla Cultura Salvatore Di Ciaccio – Avevamo molto a cuore che i versi di due opere letterarie così importanti venissero resi visibili a tutti e così, ottimizzando le scarse risorse economiche disponibili, da alcuni mesi abbiamo lavorato per definire il progetto e ricevere le autorizzazioni necessarie per realizzare questo piccolo ma significativo intervento. Nel corso della scopertura, Antonio Manco e Pamela Di Mambro dell’Associazione Culturale De-comporre leggeranno i due canti che comprendono i versi riportati sulle targhe”.


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