(AGENPARL) – Roma, 02 ott – «Al bonus Irpef di 80 euro è sempre mancato quel valore di equità familiare che avrebbe distinto tra i redditi con carichi familiari e quelli senza» commenta Francesco Belletti, presidente del Forum. «Chi ha figli da crescere e pannolini da comprare non può avere lo stesso trattamento di chi deve mantenere solo se stesso. Lo dimostra anche l’indagine di Federconsumatori per la quale mantenere un figlio fino ai 18 anni costa 170mila euro.
«È, in fondo quello che ieri l’onorevole Sberna ha chiesto al ministro dell’Economia, se, cioè “non ritenga, in vista della redazione della legge di stabilità, di prevedere modifiche in chiave family friendly all’attuale normativa riguardante il bonus Irpef”.
«Certo, che un parlamentare sensibile alle esigenze sociali e per giunta proveniente dalle file dell’associazionismo familiare chieda un fisco family friendly non è una grande notizia (anche se niente affatto scontata) quello che invece fa notizia è la risposta del ministro: “nell’ambito della legge di stabilità 2015 considerate le risorse disponibili si cercherà di rendere strutturale la misura agevolativa (bonus 80 euro) approfondendo nel contempo la possibilità di interventi agevolativi a favore delle famiglie”. «Più che una notizia sarebbe una rivoluzione copernicana che le famiglie aspettano da anni. Resta da vedere cosa resterà delle buone intenzioni nella lettera della legge di stabilità. Di fatto, ancora promesse, su un altro provvedimento futuro, anziché la coraggiosa scelta di equità di orientare da subito gli 80 euro a misura di famiglia.
«Nell’attesa ricordiamo le parole dei vescovi italiani contenute nel recentissimo messaggio “Il bene comune della famiglia”: la famiglia, “principale costruttore della società e di un’economia a misura d’uomo, merita di essere fattivamente sostenuto… Non lo fa chi, al di là delle promesse, si rivela sordo nel promuovere interventi fiscali di sostegno alla famiglia”. E chi tradisce le promesse dovrà risponderne alla società ed alla storia.
«Anche questo» conclude Belletti «rappresenteranno le migliaia di famiglie che sabato 4 ottobre affolleranno piazza San Pietro e pregheranno per il Sinodo che da domenica si occuperà proprio di famiglia»

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