La Pozzi-Ginori di Gaeta, il 6 marzo. ha annunciato l’inizio della procedura di messa in mobilità di ben 50 unità lavorative. L’esubero, secondo fonti aziendali, sarebbe legato al calo delle commesse. Una notizia grave – che va a colpire l’unica grande realtà industriale rimasta sul territorio di Gaeta. Immediate sono scattate le reazioni del mondo politico locale ed in particolare dei candidati sindaci più vicini al mondo operaio.
Segnaliamo – e di seguito riportiamo integralmente – le prese di posizioni di Benny Crocco e di PRC e quella della coalizione che fa capo a Salvatore Di Maggio, che in qualità di consigliere provinciale ha presentato in consiglio un’interrogazione al riguardo.
Il Partito della Rifondazione Comunista solidarizza con i lavoratori della “Pozzi Ginori” di Gaeta
Il Partito della Rifondazione Comunista apprende con grande preoccupazione le ultime notizie riguardanti lo stabilimento della Pozzi Ginori di Gaeta, unica grande realtà industriale presente nella città, che dà occupazione a centinaia di dipendenti. I 50 esuberi annunciati il 6 Marzo in occasione dell’incontro tenutosi a Latina tra Sindacati e azienda rappresentano un grande punto interrogativo per il futuro dello stabilimento. L’azienda si è limitata a giustificarsi con la presunta diminuzione della domanda, senza fornire dati precisi e attendibili riguardo al futuro della fabbrica, agli investimenti che si intendono sostenere e al piano industriale per i prossimi anni, finalizzati a valorizzare una produzione di altissima qualità. Tutto è reso più allarmante dal fatto che se fossero avviate procedure di mobilità non vi sarebbero dipendenti in età utile ai fini pensionistici. In questo contesto di grande incertezza si diffonde il timore che possano esistere segretamente altri progetti riguardanti l’area industriale in ambito speculativo o legati allo sviluppo dell’adiacente zona portuale. Si chiede pertanto che l’azienda receda dalle proprie intenzioni e fornisca subito dati in grado di rassicurare sul futuro dello stabilimento. Il PRC dichiara tutta la propria solidarietà ai dipendenti in un momento così difficile e afferma la volontà di sostenere ogni possibile iniziativa utile finalizzata a garantire e incrementare gli attuali livelli occupazionali e a tutelare i diritti dei lavoratori. Rivolge inoltre il proprio appello alle istituzioni cittadine, provinciali e regionali per difendere il futuro della fabbrica.
Circolo PRC “Mariano Mandolesi” – Gaeta
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Comunicato stampa, interrogazione del Consigliere Provinciale Salvatore Di Maggio sulla crisi occupazionale della pozzi Ginori
Al Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani
Al Presidente del Consiglio Provinciale di Latina Sen. Michele Forte
All’assessore allo Sviluppo Economico Silvio D’Arco
INTERROGAZIONE CONSILIARE
OGGETTO: difesa e rilancio dell’occupazione della Pozzi Ginori
Premesso che la Provincia di Latina, in quanto ente locale, rappresenta la comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo; tenuto conto che di fronte all’attuale crisi economica ed occupazionale la Provincia di Latina non può avere un atteggiamento passivo e rinunciatario; considerata poi l’importanza che ha la Pozzi Ginori nel tessuto economico del Comune di Gaeta;
Il Consigliere Fausto Nuglio, P.d.C.I.-Federazione della Sinistra, e il Consigliere Salvatore Di Maggio, Partito Democratico, interrogano questa Amministrazione Provinciale affinché chieda alla Pozzi Ginori chiarimenti sul futuro dell’attività industriale;
Tale richiesta arriva dopo l’incontro di martedì 6 marzo tra le Organizzazioni Sindacali e i vertici dell’azienda, nel quale è stato comunicato che, al fine di stabilizzare l’organizzare produttiva interna e migliorare la percentuale delle rese, bisogna procedere nei confronti di 50 dipendenti ritenuti in esubero. Nei confronti di tali soggetti la Pozzi Ginori prevede tre tipi di soluzioni: prepensionamento per che ha i requisiti, cassa integrazione e mobilità. Questa decisione arriva dopo un periodo di inattività dovuto al calo delle commesse, segno evidente delle difficoltà che attraversa l’azienda, in cui nulla è stato fatto per innovare i processi produttivi per renderli più efficienti, ma si è preferito scaricare le difficoltà del momento sui lavoratori. Quindi non è stata presa in considerazione nessuna strada alternativa che consentisse la salvaguardia dei posti di lavoro. Siamo di fronte all’ennesimo piano industriale che non mira allo sviluppo e alla competitività sul mercato, salvaguardando posti di lavoro, ma al ridimensionamento, con gravi ripercussioni sul tessuto economico-sociale del territorio pontino, ed in particolare della città di Gaeta.
Latina, 8 marzo 2012
Consigliere Provinciale Consigliere Provinciale
Fausto Nuglio Salvatore Di Maggio
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