(AGENPARL) – Roma, 02 ott – “L’Unione Europea la smetta di guardare solo i bilanci pubblici. Metta da parte questo atteggiamento miope. I bilanci pubblici sono una conseguenza del Pil, le minori entrate dipendono dalla crisi e non dal livello della tassazione, già insostenibile e semmai da ridurre, non da aumentare”.

A dirlo è Raffaello Vignali, responsabile sviluppo economico del Nuovo Centrodestra, che torna ad esprimere posizioni assolutamente critiche sull’ipotesi di aumento dell’Iva sui beni primari.

“Se da un lato – aggiunge Vignali – le parole del ministro Padoan, che esclude nuove tasse, sono da apprezzare, l’ipotesi di una clausola di salvaguardia da inserire nella legge di stabilità resta un’eventualità preoccupante, un clamoroso autogol per il Paese. Le richieste dell’Ue sono in continuità con le ricette che in passato, specie durante il governo Monti, hanno contribuito a deprimere ulteriormente l’economia”. “Aumentare l’Iva sui beni primari significherebbe assestare una ulteriore mazzata ai consumi, peraltro già fermi, oltre che continuare ad accanirsi contro i redditi più bassi” conclude il responsabile sviluppo economico Ncd.


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