(AGENPARL) – Roma, 01 ott – “E’ inaccettabile che i cittadini non conoscano ancora i responsabili e i perché delle scelte che hanno determinato uno scellerato inquinamento ambientale ed un indecoroso sfruttamento del territorio dei comuni di Scarlino, Follonica e Gavorrano”. Lo ha detto Samuele Segoni, membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati (M5S), annunciando di aver presentato questa mattina un’interrogazione a risposta in Commissione al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con le firme anche di Massimo Artini (M5S) e Monica Faenzi (FI). L’interrogazione riguarda il caso della Nuova Solmine, l’azienda grossetana leader nella produzione di acido solforico a cui sono state contestate le emissioni in atmosfera e la gestione delle ceneri. “L’azienda infatti – spiegano Segoni ed Artini – avrebbe gestito le ceneri di pirite, rifiuto altamente tossico e nocivo, come fossero un sottoprodotto, quindi senza le prescrizioni per la salute e la tutela dell’ambiente previste nelle fasi di lavorazione e conservazione per poi venderle ai cementifici di tutta Italia dal 1988 al 2014”. “Sappiamo con certezza che le ceneri di pirite hanno prodotto inquinamento del suolo, dell’aria e delle falde acquifere, che hanno reso necessarie opere di bonifica, che sono state oggetto di un progetto di discarica per rifiuti pericolosi e che esse sono state definite da parte della Corte Costituzionale come rifiuto”. “Nonostante tutto,- proseguono i deputati- il Ministero, evidentemente spinto da pressioni lobbistiche, anziché intervenire per risanare il territorio e garantire la qualità dell’acqua, intende rimettere in discussione tutto questo per “valutare” se le ceneri possano essere considerate materia commerciale invece di rifiuto tanto da poter agire in “autotutela”, ossia annullando di sua iniziativa i propri atti contrari alla legge anziché aspettare i ricorsi dei cittadini e dei comitati”. “Speriamo che il Ministro Galletti, in un impeto di buon senso, ci ascolti. Il reiterarsi di episodi simili e i dubbi espressi da molti cittadini circa l’effettiva capacità di tutela della salute pubblica ci impongono di chiedere di fare chiarezza e di sensibilizzare le comunità dei tre comuni interessati – continuano – cosa che faremo sabato 4 ottobre alle 17 a Scarlino Scalo (Sala Auser in via Matteotti) nell’ambito dell’incontro ‘Ambiente e veleni informarsi per tutelarsi’”.


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