(AGENPARL) – Bruxelles, 01 ott – “In attesa dei prossimi sviluppi della vicenda, accogliamo con favore l’invio della lettera di messa in mora della Commissione Ue che ha ascoltato la voce del Parlamento europeo, da sempre contrario a questo sistema di etichettatura volto a condizionare il consumatore e non a informarlo, penalizzando al tempo stesso i produttori agroalimentari”. Con queste parole Paolo De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, commenta la notizia dell’apertura della procedura di infrazione nei confronti del governo britannico per l’introduzione del sistema di etichettatura “a semaforo” degli alimenti. “Dopo aver bloccato il “semaforo” durante il voto sul regolamento relativo alle informazioni alimentari ai consumatori del 2011 – prosegue De Castro – in Parlamento abbiamo messo in campo una serie di iniziative (tra cui interrogazioni) per invitare la Commissione a occuparsi della vicenda, ribadendo un concetto molto chiaro: questo sistema (rifiutato a livello comunitario, ma adottato da alcune catene distributive della Gran Bretagna) non informa il consumatore, ma ne condiziona solo l’acquisto. Criteri standard di valutazione, basati sui quantitativi di sale, zuccheri e grassi presenti, non permettono al consumatore di leggere nel dettaglio l’etichetta e scegliere autonomamente l’acquisto. È evidente che questo sistema ha penalizzato gravemente i prodotti a denominazione e indicazione di origine, con un chiaro danno per il made in Italy agroalimentare. Basti pensare al paradosso che vede anche i classici prodotti della dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco, spesso indicati come non sani. Il Parlamento europeo – conclude De Castro – ha portato avanti con decisione questa battaglia per garantire la trasparenza delle informazioni in etichetta, tutelando produttori e consumatori. Le notizie che giungono dalla Commissione riconoscono questo percorso e ci fanno ben sperare per il futuro”.


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